di Giuseppe Mancini – Si è svolta la conferenza stampa di presentazione della terza edizione del Premio Nazionale Lea Garofalo, presso la Biblioteca “Francesco Vinci” del Polo Liceale “Michele Guerrisi – Vincenzo Gerace” di Cittanova.
La manifestazione è stata organizzata dall’associazione Antimafie e Antiusura Dioghenes APS, in difesa delle vittime di mafia e per non dimenticare la morte violenta di Lea Garofalo, testimone di giustizia massacrata dalla ‘ndrangheta a Milano il 24 novembre del 2009.
Si è inteso mantenerne viva la memoria attraverso il coinvolgimento attivo degli studenti delle scuole italiane e con l’individuazione di personalità (Testimoni del nostro tempo) che si sono distinte tramite la loro professione e il loro impegno, dando un serio contributo alla lotta alle mafie e al contrasto della mentalità mafiosa.
Con il premio nazionale dedicato a Lea Garofalo, difatti, si mira a valorizzare, attraverso le competenze delle scuole italiane, i temi legati all’educazione alla legalità, all’inclusione sociale e culturale. Senza dimenticare le azioni di donne e uomini che, nel silenzio generale, contribuiscono con azioni concrete ad una forma di resistenza attiva.
Durante la conferenza stampa sono stati resi pubblici i nominativi dei “Testimoni del nostro tempo”:
Giovanni Impastato (fratello Peppino Impastato);
Simona Dalla Chiesa (figlia del generale Dalla Chiesa);
Stefano Mormile (fratello dell’operatore carcerario Umberto, prima vittima della Falange Armata);
Vincenzo Chindamo (fratello di Maria, imprenditrice ammazzata dalla ‘ndrangheta);
Giuseppe Tarantino (già segretario regionale FIOM Molise);
Patrizia Rodi Morabito (imprenditrice agricola di Rosarno);
Maurizio Caprino (giornalista);
Don Fortunato Di Noto (Presidente e fondatore associazione Meter Onlus);
Nicoletta Polifroni (magistrato, figlia dell’imprenditore Antonino vittima della ‘ndrangheta);
Marisa Manzini (Sost. Procuratore della Repubblica di Catanzaro).
Con menzione speciale sono stati premiati:
Antonino Di Matteo (Sostituto procuratore presso la Procura Nazionale Antimafia);
Filippo Giovinazzo (già luogotenente della GdF, uno dei primi ad arrivare sul luogo della strage di via Isidoro Carini);
Nino Melito Petrosino (pronipote di Joe Petrosino);
Armando D’alterio (Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Potenza, già Procuratore Capo DDA Campobasso);
Andrea Rispoli (Generale CA dell’Arma dei Carabinieri).
A ritirare il premio della seconda edizione svolta l’anno scorso, Sonia Alfano (figlia del giornalista Beppe, ucciso da Cosa nostra e già Presidente della CRIM).
Alla conferenza hanno preso parte: la dirigente scolastica Clelia Bruzzì; la madrina del Premio, già vicepresidente commissione parlamentare antimafia, Angela Napoli; il presidente dell’associazione Dioghenes APS Paolo De Chiara; il sindaco di Cittanova Domenico Antico; il direttore della Scuola di Recitazione della Calabria Walter Cordopatri.
Nell’occasione sono stati elencati i lavori realizzati dagli studenti italiani vincitori del Bando.
Nel programma della giornata è stata inserita la presentazione di due libri con protagoniste donne che hanno combattuto la mentalità mafiosa: “Il coraggio di Rosa” di Marisa Manzini e “Una Fimmina Calabrese” di Paolo De Chiara.

La manifestazione proseguirà nei prossimi giorni. Il 22 novembre avverrà la consegna dei riconoscimenti alle sedici personalità “Testimoni del nostro tempo”, che incontreranno gli studenti. Nel pomeriggio si svolgerà un convegno denominato “Da Joe Postorino e Peppino Impastato com’è cambiata oggi la lotta alle mafie”.
Si concluderà giorno 24, allorché una delegazione di Dioghenes APS si recherà presso il cimitero monumentale di Milano a deporre una rosa rossa sulla tomba di Lea Garofalo.