L’arte, spiegata attraverso lingue diverse e il linguaggio universale della dedizione, passione e impegno, è stata al centro del Percorso per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO) “Cicerone per un giorno… conoscitore per tutta la vita”, un’iniziativa che ha superato ogni aspettativa.

Il progetto, nato grazie a una convenzione siglata tra la dirigente scolastica dell’ITE “Piria, Ferraris/Da Empoli”, avv. Anna Rita Galletta, e il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria (MARC) diretto dal dott. Fabrizio Sudano, si è concluso ufficialmente questa mattina, regalando agli studenti protagonisti un’esperienza indimenticabile. «Un’esperienza arricchente sotto il profilo culturale, umano e relazionale che difficilmente si potrà dimenticare», ha dichiarato, entusiasta e commossa, la dirigente scolastica.

Dopo un’accurata formazione curata dai responsabili del Museo, gli studenti delle classi quarte e quinte dell’indirizzo Turismo hanno accolto, per due mesi, visitatori italiani e stranieri nelle sale della mostra temporanea “Gli dei ritornano, i bronzi di San Casciano”. Durante questa esperienza, i ragazzi hanno dimostrato ottime capacità relazionali e abilità linguistiche, utilizzando inglese, spagnolo e francese per interagire con il pubblico.

«È stato bello riprendere le attività di formazione all’interno del Museo Archeologico Nazionale della nostra città – ha affermato la Prof.ssa Luciana Siviglia, tutor interno della scuola –. Il corso Turismo dell’Istituto Piria conferma la serietà e la preparazione che lo contraddistinguono da sempre. Le numerose testimonianze dei visitatori, anche stranieri, sono la prova più autentica di tutto ciò».

La professoressa ha sottolineato l’importanza dell’impegno e della passione dimostrati dagli studenti: «Hanno dimostrato di poter essere attori del loro futuro, sviluppando un senso di affezione verso un luogo di cultura così significativo per il territorio reggino».

Particolarmente significativa è stata la testimonianza di Angelica Giordano, alunna della classe 5^BT: «Sono stata felice di aver rappresentato la mia scuola in questa straordinaria esperienza, unica per la grande opportunità che ci ha offerto dal punto di vista professionale. Mi sono relazionata in modo positivo con il pubblico, applicando le mie conoscenze linguistiche e culturali».

L’esperienza del PCTO non solo ha valorizzato il talento degli studenti, ma ha anche ribadito il ruolo centrale della formazione culturale nel favorire la crescita personale e professionale dei giovani.