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Si è svolta l’11 febbraio, presso la Biblioteca Villetta “P. De Nava”, la presentazione del volume “Reggio Calabria – Radici e Storia, Architettura, Archeologia e Territorio”.
La pubblicazione è stata curata dall’architetto Daniela Neri, anche in qualità di funzionaria EQ del Comune di Reggio Calabria. Il testo raccoglie i preziosi contributi, sia a livello storico-scientifico che fotografico, del Prof. Renato Laganà, già docente all’Università Mediterranea di Reggio Calabria, della Dott.ssa Maria Maddalena Sica, archeologa e funzionario della Direzione Regionale Musei Nazionali Calabria (DRMN Calabria), della Dott.ssa Valeria Varà, funzionario architetto del Segretariato Regionale del MiC, e del fotografo Francesco Nucara.
L’evento è stato reso possibile grazie alla collaborazione con il CIS (Centro Internazionale Scrittori della Calabria), rappresentato dalla presidente Loreley Rosita Borruto, e con l’Associazione Culturale Anassilaos, guidata dal presidente Stefano Iorfida.
Per i saluti istituzionali era presente il delegato metropolitano alla Cultura, Filippo Quartuccio, il quale ha ricordato che il libro era già stato presentato al Salone del Libro di Torino. Quartuccio ha sottolineato l’importanza di iniziative di questo tipo, affermando:
«Questi eventi ci consegnano la consapevolezza della storia che calpestiamo – in senso lato – camminando per le vie della nostra città e del nostro territorio. Questo passato, ben descritto con dovizia scientifica ed immagini molto belle, rappresenta il presente. La città di Reggio Calabria ha una storia che continua a essere sempre più viva grazie alle realtà associative del nostro territorio, che, nella programmazione delle attività culturali, dedicano tantissimo spazio ai beni culturali della nostra città. Ecco perché questo passato è presente: perché viene raccontato sia dalle associazioni che dalle istituzioni in più circostanze».
Ha poi aggiunto: «Rispetto ai beni culturali, artistici, architettonici ed archeologici, possiamo parlare anche di futuro. In questi ultimi anni, sia come Comune che come Città Metropolitana, abbiamo fatto investimenti importanti in questo settore, per riconsegnare alla fruibilità del pubblico e dei turisti importanti beni e spazi del nostro patrimonio storico. Ciò proietta questo settore in un orizzonte di crescita e sviluppo».
Da qui è nata la proposta di ampliare il percorso oltre la semplice presentazione del volume, attivando un ciclo di incontri specifici per gli studenti presso la Biblioteca comunale.
L’architetto Daniela Neri, curatrice del volume e responsabile della gestione della Biblioteca, ha descritto il percorso di ricerca e valorizzazione condiviso con gli studiosi coinvolti nel progetto, spiegando:
«Il libro rappresenta un contributo significativo alla conoscenza e alla valorizzazione della nostra storia e cultura, in linea con l’impegno del Comune di Reggio Calabria nella promozione del nostro patrimonio. Il testo nasce nell’ambito del progetto “Circuito delle Archeologiche Urbane”, finanziato dal POR Calabria 2007-2013 e promosso dal Settore Cultura del Comune, attraverso un protocollo d’intesa con la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio».
La stessa Neri ha evidenziato che il progetto, di cui è stata responsabile unica del procedimento, ha come obiettivo la tutela, la valorizzazione e la messa in rete del patrimonio culturale della città, sia materiale che immateriale, con particolare attenzione alle aree strategiche del centro urbano.
L’importanza della partecipazione del pubblico e il contributo di Domenico Minuto
A margine della presentazione, si sono registrati preziosi interventi dal pubblico, in particolare da referenti di associazioni, studiosi e professionisti del settore. Tra questi, si è distinto quello del prof. Domenico Minuto, storico di grande prestigio, che si è complimentato per l’importante lavoro svolto da tutti i soggetti coinvolti.
Minuto ha però sottolineato la necessità di una maggiore appropriazione collettiva del patrimonio culturale reggino, affermando: «La città deve riconoscere il proprio patrimonio come un fatto identitario, superando quell’anomala attitudine quasi conflittuale con la nostra stessa terra».
Il volume è stato distribuito gratuitamente, fino all’esaurimento delle copie disponibili, con la possibilità di farne richiesta via email alla Biblioteca.

