venerdì,Aprile 19 2024

Gazebo a Reggio, intesa tra Comune e Ordine degli Architetti

Il presidente Tassone: «Contribuiremo alla creazione di un atto di indirizzo su come intervenire sull'intero tessuto urbano, con un'attenzione particolare agli elementi di arredo»

Gazebo a Reggio, intesa tra Comune e Ordine degli Architetti

Era stata convocata lo scorso 3 marzo e poi differita. Si è svolta ieri la riunione per la vicenda dei gazebo a Reggio Calabria. Al tavolo con l’assessore alle Attività produttive Angela Martino, c’erano le associazioni di categoria, tra cui, Confesercenti, Confcommercio e Cna, Confartigianato e Confartigiani, i rappresentanti della Polizia locale e i dirigenti di settore.

Il protocollo con gli architetti

Nel corso della riunione l’assessore ha annunciato di aver incontrato Ilario Tassone, presidente dell’ordine degli Architetti di Reggio Calabria che ha dato la disponibilità a dare una mano per individuare le linee guida di un catalogo degli arredi nella vicenda dei gazebo. «Metteremo in piedi un protocollo d’intesa – afferma Martino – che sarà approvato da giunta e direttivo. Li ringrazio già per quello che potranno fare per la città. Il nostro obiettivo è terminare questa fase di studio e capire cosa va meglio nella zona A. In questa fase nessuno dovrà cambiare nulla, ci penseremo dal prossimo autunno». Si tratta del secondo step relativo all’aspetto estetico dei gazebo. Il primo aveva riguardato la legalità. Martino ha poi detto di aver dato mandato agli uffici competenti per procedere a un’accelerazione dell’azione amministrativa.

Le linee guida dell’Ordine degli Architetti

«Un segno positivo questa apertura da parte dell’Amministrazione con la richiesta al nostro ordine professionale – chiarisce al Reggino Ilario Tassone, presidente dell’ordine degli Architetti di Reggio – è una svolta perché si chiede collaborazione a chi è del settore, a tutela della bellezza. Ben volentieri, per questo motivo, diamo una mano al Comune: non nella progettazione che esula dalle nostre competenze, ma per linee guida, una sorta di atto di indirizzo su come intervenire sull’intero tessuto urbano con un’attenzione particolare agli elementi di arredo: attenzioneremo il rapporto con il contesto, cercando di dare un tocco di modernità. Sarà un’azione trasversale e condivisa».

Il coinvolgimento dell’ordine degli Architetti non è una novità perché era già successo con il concorso di progettazione dell’ex cinema Orchidea. «A questo incontro interlocutorio seguirà la firma di un protocollo d’intesa, in cui vengono chiariti i termini, le scadenze per concretizzare a stretto giro e poi condividere il percorso con la città con un convegno. Le buone pratiche, se messe a sistema, danno un’immagine e una percezione della città differente su ordine e disciplina».

Toccherà adesso alle associazioni di categoria presentare le prime idee per il cambiamento.

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