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Legacoop Calabria, nel corso del Festival della Cooperazione in svolgimento a Taurianova, ha presentato ufficialmente il suo “Manifesto per lo Sviluppo del Comparto Cooperativo”, un documento programmatico che definisce strategie e priorità per il rilancio della cooperazione regionale nel triennio 2025-2027.
Si tratta, a tutti gli effetti, di una bussola pensata per orientare il movimento cooperativo calabrese nell’affrontare le sfide del presente e costruire un futuro più equo e sostenibile, puntando su occupazione giovanile, spopolamento, innovazione, legalità e coesione sociale.
A presentare il Manifesto è stato il presidente di Legacoop Calabria Lorenzo Sibio, affiancato dai vicepresidenti Maurizio De Luca e Claudio Liotti.
«In un tempo che esalta la competizione, noi rilanciamo la cooperazione» – ha dichiarato Sibio – «Il Manifesto è il frutto di un lavoro collettivo: analizza i dati, individua le vulnerabilità, ma soprattutto mette nero su bianco una visione di sviluppo inclusivo, sostenibile, legale e radicato nei territori». Le cooperative, ha aggiunto, sono chiamate ad essere protagoniste anche in settori innovativi come energia, digitale, cultura e housing, oltre che nei comparti storici come agroalimentare e sociale.
Il vicepresidente Claudio Liotti ha sottolineato l’urgenza di aggiornare la legge regionale sulla cooperazione: «Con questo documento vogliamo stimolare un rafforzamento dei servizi di supporto alle cooperative, dalla valorizzazione delle filiere agroindustriali e culturali alla promozione delle Comunità Energetiche Rinnovabili, fino alla costruzione di una rete qualificata per finanza, formazione, innovazione e internazionalizzazione».
A sottolineare il peso dell’iniziativa, la presenza del presidente nazionale di Legacoop, Simone Gamberini, che ha voluto essere in Calabria per testimoniare la centralità del comparto cooperativo nel rilancio economico del Mezzogiorno:
«La Calabria ha un tessuto cooperativo vivo e potenzialmente esplosivo. Come Legacoop nazionale siamo al fianco di Legacoop Calabria non solo per valorizzare i punti di forza della regione, ma anche per combattere le sfide che la frenano. Prima fra tutte lo spopolamento, un fenomeno che rischia di trascinare la Calabria verso una crisi generazionale e produttiva senza precedenti».
Secondo Gamberini, il Manifesto è «un esempio concreto di come la cooperazione possa parlare il linguaggio della modernità: innovazione, intelligenza artificiale in agricoltura, housing sociale, rigenerazione urbana, economia circolare». La cooperazione, ha aggiunto, è lo strumento per restituire dignità e opportunità ai territori e alle persone.
L’evento ha visto la partecipazione attiva di cooperative, amministratori pubblici, rappresentanti del Terzo Settore e giovani cooperatori, che hanno espresso grande entusiasmo per le proposte avanzate.