Nonostante la stabilizzazione del prezzo del petrolio sui mercati internazionali, i rincari dei carburanti non si arrestano. A denunciarlo è il Codacons, che oggi ha diffuso i dati sui prezzi medi alla pompa in Italia: la Calabria risulta tra le regioni più care, con un prezzo medio della benzina pari a 1,752 euro al litro. Peggio solo la provincia di Bolzano (1,765 euro), mentre Basilicata e Trento seguono a ruota.

Secondo l’associazione dei consumatori, questi aumenti non sarebbero giustificati dalle attuali quotazioni del greggio – attorno ai 76 dollari al barile – ma rappresenterebbero un chiaro segnale di speculazione in vista delle partenze estive. Una dinamica già registrata negli anni passati e che rischia di pesare sui bilanci familiari, influendo anche sull’inflazione e sui prezzi di tutti i beni trasportati su gomma.

Il Codacons chiede al governo di vigilare con la massima attenzione, soprattutto in vista dell’esodo estivo: «I rincari colpiscono direttamente i cittadini e l’intero sistema economico».