venerdì,Marzo 29 2024

Regione, sale da gioco chiuse dalle 24 alle 9: la pezza della maggioranza non convince l’opposizione

La proposta emendata è stata approvata oggi in Prima Commissione a maggioranza e sarà all’ordine del giorno del Consiglio convocato per giovedì prossimo. Mancuso: «Stop a demagogia». Bruni: «E’ solo una sanatoria»

Regione, sale da gioco chiuse dalle 24 alle 9: la pezza della maggioranza non convince l’opposizione

Come anticipato nei giorni scorsi, il Consiglio regionale tornerà riunirsi giovedì prossimo, 22 dicembre, con un ricco ordine del giorno – sono dieci i punti già inseriti –, all’interno del quale troverà spazio l’ormai famigerata proposta di Legge n°107 che introduce modifiche alla disciplina delle sale da gioco in Calabria.

La proposta proprio oggi ha fatto il suo passaggio in Prima Commissione Affari Istituzionali, presieduta dalla meloniana Luciana De Francesco, ottenendo il via libera, a maggioranza, insieme agli emendamenti illustrati ai colleghi consiglieri dal leghista Pino Gelardi.

L’Assemblea si ritroverà quindi a Palazzo Campanella alle ore 14:30 per celebrare quella che dovrebbe essere l’ultima seduta di questo 2022, visto che la stragrande maggioranza dei punti all’ordine del giorno riguardano il Bilancio e le questioni finanziarie della Cittadella. Si voterà per il previsionale del Consiglio regionale e per il Rendiconto generale 2021, tenendo conto delle misure conseguenziali al giudizio di parificazione reso dalla Corte dei conti. Insieme alla Legge di stabilità sarà posto ai voti anche il Documento di economia e finanza e il previsionale 2023/2025 della Regione. Ultimo punto all’ordine del giorno invece la Proposta di Provvedimento Amministrativo n°102 riguardante il Programma di attività e relativo fabbisogno finanziario per l’anno 2023 del Corecom.

Proposta di legge emendata

Seduta impegnativa quella di oggi per la Prima Commissione che aveva in agenda tutta una serie di audizioni in merito alla proposta di modifica della legge sulla disciplina delle sale da gioco in Calabria. Come si ricorderà la norma ha subito aspre critiche, incrociate, tanto dalle opposizioni che dal mondo dell’associazionismo e della società civile, arrivando anche a provocare la reazione della Conferenza dei vescovi. Un vertice di maggioranza ha confermato il ritiro delle firme dei capigruppo del centrodestra e il presidente dell’Assemblea Filippo Mancuso ha riportato le modifiche in Commissione.

Al centro della discussione, la proposta emendativa a firma di Gelardi, che si concentra sugli orari, e con la quale viene prevista la chiusura dalle 24 alle 9 di tutti i locali destinati al gioco con l’obiettivo di perseguire una «tutela rafforzata nella fascia oraria di apertura delle scuole e degli uffici pubblici». Riconosciuto il lavoro svolto nella X^ Legislatura dall’allora consigliere Artuto Bova (audito oggi) in seno alla Commissione consiliare contro il fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e dell’illegalità diffusa, ricorda che negli anni sono state concesse delle proroghe, sottolineando che, per contro, oggi, «si sta cercando di approvare una proposta di legge capace di trovare un punto di equilibrio tra le diverse esigenze delle parti».

Mancuso sottolineando la volontà di partecipare al dibattito ha invitato i consiglieri a «rifuggire da qualunque tipo di demagogia e strumentalizzazione», valutando invece quanto approvato dalle altre Regioni. In proposito ritiene che la Calabria, «da questo punto di vista, abbia fatto di più e meglio, intervenendo in maniera migliorativa e distinguendosi così dal resto d’Italia».

Le opposizioni, con Ernesto Alecci e Amalia Bruni, hanno sottolineato il drammatico filo rosso che connette il gioco alla ludopatia. In particolare Bruni, continua a ritenere che la proposta si limiti a introdurre «una sanatoria, senza apportare modifiche di fatto».

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