venerdì,Aprile 19 2024

Comune di Reggio, Brunetti a muso duro: «Non farò mai un passo indietro»

Il sindaco ff sul ponte «Non risolverà tutti i problemi Ci saranno rivoluzioni internazionali»

Comune di Reggio, Brunetti a muso duro: «Non farò mai un passo indietro»

«Non va chiesto a me di dimettermi non farò mai un passo indietro sulla fiducia che mi ha dato il sindaco Falcomatà, io rimarrò qui fino a quando il sindaco rimarrà tale, quando rientra potrà fare di me ciò che ritiene giusto».

Il sindaco facente funzioni Paolo Brunetti prende la parola alla fine dei lavori preliminari e risponde all’invito alle dimissioni di Antonino Minicuci e aggiunge «Quando decido di dimettermi vado dal segretario generale e non dal notaio. Anche negli inviti che si fanno a Giuseppe vi prego di lasciare fuori memorie di genitori e familiari che non ci sono più».

Brunetti e il ponte sullo Stretto

Il sindaco poi chiarisce «La mia posizione sul ponte è personale, ma il senatore Tilde Minasi trova il tempo per commentare le mie parole ma non trova il tempo per dire cosa ne pensa dell’autonomia differenziata. Ho cambiato idea da quando avevo 18 anni a oggi. Se me lo chiedete come sindaco forse servirebbero cose più urgenti al territorio cittadino, quei 7 miliardi di euro li avrei spesi per altro e non per il ponte. Nel 2024 il ponte ci può stare ma servirà di più alla Sicilia che alla città di Reggio. I territori non sono stati coinvolti, né Reggio, né Villa, né Messina. È inammissibile che ci saranno piloni che copriranno Villa e il Comune non sia stato coinvolto. Vanno poi dati dei tempi certi, siamo abituati a vedere opere faraoniche iniziate e mai finite. Ci saranno rivoluzioni internazionali per questo ponte. E non dite che tra 5 anni sarà pronto perchè è una presa in giro. La mia idea di ponte va in secondo piano rispetto a una delibera di consiglio. Vediamo cosa ci propone il governo come opere compensative per il deturpare l’angolo più bello del mondo. Va tutto bene l’importante è che non sia Roma a decidere. Rilancio: 7 miliardi per il ponte e altri sette da dare alla Regione. Il Ponte non risolverà tutti i problemi».

I gazebo

Sull’intervento di Ripepi rivendica: «Non posso accettare che Confcommercio parli per bocca di Ripepi, ci siamo confrontati ieri, poi si possono avere condivisioni o meno, il percorso non è finito ci sarà un confronto leale, cambieremo il regolamento è vero, ma ci sono processi che porteranno a una decisione. Personalmente sul corso gazebo e dehors non devono esserci. Poi se il consiglio deciderà che ci siano, mi adeguo. A Parigi e New York ci sono tavolini e sedie e temperature meno clementi, ci creiamo il problema a Reggio se piove due giorni».

Castore

Il sindaco facente funzioni poi ha ripreso le parole spese da Versace per Castore: «Il Comune crede in Castore, società appena nata, è stato fatto un percorso negli anni sono state implementate le risorse, ma sappiamo che non bastano».

L’università per Stranieri

Per la salvezza della “Dante Alighieri”, «Ci sono più opzioni, ma non decide il Comune. L’importante è che venga salvata l’università».

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