Sicurezza, sanità e dissesto, i sindaci della Piana incontrano il prefetto Vaccaro: «Cambiamo narrazione, l’indifferenza fa la differenza»
I primi cittadini hanno sottoposto alla sua attenzione un documento nel quale sono evidenziate le maggiori problematiche del territorio
Nell’aula consiliare del comune di Cinquefrondi, il prefetto di Reggio Calabria, Clara Vaccaro, ha incontrato questa mattina, i sindaci della Piana. Accolta dai presidenti dell’Assemblea e del Comitato direttivo dell’associazione dei Comuni “Città degli ulivi”, Michele Conia e Marco Caruso, il prefetto si è mostrato subito disponibile all’ascolto e al confronto. Ringraziandola per la «sensibilità istituzionale dimostrata», il primo cittadino di Cinquefrondi, Conia, ha sottolineato che «molto spesso ci sentiamo soli e isolati, relegati in un angolo ad affrontare i diversi problemi del nostro territorio, quindi, la sua presenza qui è per noi molto importante». Dopo questa premessa, Conia ha letto una sintesi del documento redatto e firmato da tutti i sindaci della Piana, nel quale sono esposte tutte le problematiche della vasta area pianigiana, ossia: tutela delle istituzioni, animali vaganti, sanità, dissesto idrogeologico, tirocinanti, fondi Pnrr e carenza di personale, beni confiscati, migranti e protesta degli agricoltori.
Le risposte del prefetto
Dopo la lettura del documento dei sindaci, la parola è passata al prefetto Vaccaro, la quale ha sostenuto che «questa è una grande opportunità, data la vastità del territorio, per conoscervi, anche se ho in progetto di visitare ogni singolo comune. L’incontro di oggi mi permette di entrare nel vivo delle problematiche di questo territorio e spero di trarre spunti per mettere insieme delle azioni che portino risultati in futuro». Detto questo, il prefetto ha risposto punto per punto alle richieste dei sindaci. Per quanto riguarda la tutela delle istituzioni, Vaccaro ha affermato che «il Comune è il massimo della democrazia, un luogo sacro e qualunque insulto o minaccia arrivi a qualsiasi rappresentante, deve essere combattuto. Le forze dell’ordine svolgono un ruolo importante, ma naturalmente non basta. Occorre fare un discorso più ampio e da parte nostra garantiamo misure per ogni fenomeno. Serve però, cambiare narrazione, perché l’indifferenza fa la differenza e per tale ragione non bisogna voltarsi dall’altra parte, ciascun cittadino deve fare la sua parte nella comunità. È necessario sradicare quella che sta diventando una cultura, partendo dai ragazzi».
Circa il fenomeno degli animali vaganti, ha dichiarato che «se la task force adottata in passato ha portato risultati, nelle riunioni di Comitato esamineremo gli esiti e valuteremo se si può riattivare, così come riattiverò il tavolo tecnico per il randagismo». Circa la sanità, il prefetto ha affermato che «si è aperto un tavolo proficuo con la direttrice generale dell’Asp di Reggio Calabria, Lucia Di Furia, però capisco che la situazione è molto complessa. Ragion per cui, se avete delle proposte, fatemele presenti e mi impegnerò a veicolarle alla Regione e alla stessa Asp». Il dissesto idrogeologico, ha detto essere un tema a lei caro, per il quale è opportuno «pianificare e valutare la pericolosità che c’è alla base per mitigare il rischio. Fatemi avere una analisi dettagliata del rischio di questo territorio per capire come far intervenire altri livelli istituzionali».
Per quanto riguarda i tirocinanti, Vaccaro ha sottolineato che «il problema principale dei Comuni è la mancanza di personale amministrativo, dimenticando che una buona macchina amministrativa è il fattore determinante per supportare tecnicamente le decisioni politiche. Per i tirocinanti dobbiamo pensare a qualcosa, non dico per risolvere il problema, ma quanto meno per affrontarlo. Aiutatemi, scriviamo insieme delle proposte e io provvederò a inoltrarle». Ha definito «angosciante» invece, la questione Pnrr. «So che si faranno delle modifiche – ha detto – ma ancora non si sa quali». Sui beni confiscati, ha posto l’accento sui finanziamenti esistenti per la gestione e la messa in uso. «La delibera è stata approvata dalla Regione a fine anno – ha affermato – per cui qualcosa in merito si può trovare», invitando sempre i sindaci a parlarne insieme. Sui migranti, si è detta in difficoltà, perché «sono alla ricerca di posti per ospitarli», rimproverando i sindaci per il fatto di non aver risposto «alla mia circolare per trovare alloggi», invitandoli così a darle una mano.
«Per quanto riguarda il caporalato, la percentuale di lavoratori impiegati è salita al 90%, dimostrando che il lavoro svolto finora sta dando i suoi frutti, ma ora è necessario creare rete fra comuni per trovare alloggi non utilizzati e metterli a disposizione di chi ha un contratto regolare, che non necessariamente devono essere migranti. Dobbiamo pensare in maniera diversa, altrimenti rischiamo di creare continue baraccopoli. Inserirli in un contesto di alloggi aiuta a sgravare i comuni dalle varie incombenze e a fare rete tra datori di lavori, terzo settore e istituzioni. Aprirò subito alcuni tavoli fondamentali e darò segnali specifici». In conclusione, Clara Vaccaro ha sottolineato che la sua porta «è sempre aperta per ascoltarvi. Costruiamo insieme una nuova società che faccia la differenza». Il prefetto ha poi invitato i sindaci a «far partecipare i giovani ai consigli comunali, stimolateli alle attività della comunità e insegnategli ad avere amore per le proprie cose, perché dobbiamo preparare i cittadini di domani. Intanto, aspetto le vostre proposte da veicolare non esitando a farmi portavoce e se organizzate attività ambientali e di decoro, fatemelo sapere che verrò insieme a voi a pulire le strade. Sono a disposizione di tutti».
Al termine, il prefetto, accompagnato dai presidenti dell’Assemblea e del Comitato direttivo dell’Associazione, Michele Conia e Marco Caruso, ha visitato l’Istituto di istruzione superiore “V. Gerace” di Cittanova, dove è stato accolto dal sindaco, Francesco Cosentino, dal dirigente, Maria Antonella Timpano, e dai rappresentanti degli studenti.