I capigruppo in Consiglio regionale Davide Tavernise (Movimento 5 Stelle), Domenico Bevacqua (Partito Democratico) e Antonio Lo Schiavo (Gruppo Misto) hanno depositato un’interrogazione con risposta immediata rivolta alla Giunta regionale della Calabria, chiedendo un intervento urgente sul disagio abitativo.

L’atto ispettivo nasce dalla mancata rifinanziabilità del Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione, istituito dalla legge n. 431/1998 e rimasto escluso dalle ultime leggi di bilancio statali. Una decisione che ha lasciato senza copertura economica migliaia di famiglie italiane, colpendo in modo particolarmente grave la Calabria, tra le regioni con i più alti tassi di povertà e disoccupazione.

«L’interruzione dei contributi all’affitto – spiegano i tre consiglieri – ha avuto un impatto devastante. In molti comuni calabresi, nonostante l’assenza di risorse statali, sono stati pubblicati bandi nel 2023 e 2024, raccogliendo domande e stilando graduatorie senza la possibilità concreta di procedere all’erogazione. Questo ha generato frustrazione, tensione sociale e sofferenza tra famiglie già in difficoltà».

Nell’interrogazione, Tavernise, Bevacqua e Lo Schiavo mettono in evidenza come altre Regioni, in mancanza di fondi nazionali, abbiano attivato risorse proprie per garantire continuità al sostegno, riconoscendo il diritto all’abitazione come elemento essenziale della coesione sociale. È il caso, ad esempio, dell’Emilia-Romagna, che ha promosso un protocollo multilivello con enti locali, sindacati, associazioni e ordini professionali.

«Alla Calabria serve una visione simile – dichiarano i capigruppo –. Serve un Piano regionale per il diritto alla casa, che parta da uno stanziamento immediato di fondi per finanziare il Bonus Affitti e coinvolga tutti gli attori istituzionali e sociali. Il rischio, altrimenti, è un ulteriore incremento di sfratti per morosità incolpevole, emarginazione e spopolamento».

«È il momento di assumersi responsabilità concrete – concludono –. La Giunta regionale non può voltarsi dall’altra parte di fronte a un’emergenza che riguarda il presente e il futuro di centinaia di famiglie calabresi».