È una riflessione del capogruppo Dem Peppe Marino, sulla recrudescenza della criminalità in città (i proiettili lasciati nel cantiere dell’ex cinema Orchidea e l’intimidazione subita dal vicedirettore de ilreggino.it Elisa Barresi su tutti) ad aprire la seduta del Consiglio comunale, convocato dal presidente Enzo Marra per licenziare gli undici punti in agenda, la maggior parte dei quali debiti fuori bilancio. Marino non si sofferma alla condanna e alla solidarietà, ma sottolinea il senso, il valore e il sostegno senza se e senza ma alle iniziative pro Gaza che fioriscono in città, compresa la missione.


A prendere la parola anche Massimo Ripepi che rimprovera al sindaco di stare sfruttando la sua posizione di sindaco a soli fini di tornaconto personale: «La scelta di candidarsi e gli incarichi che sta dando la dicono lunga sull’utilizzo della sua posizione per fini elettorali. Decisione legittima, ma non può farlo utilizzando fondi pubblici». L’affondo del coordinatore regionale che è quindi una riflessione a metà tra un certo “stupore” per la scelta del primo cittadino e la speranza che se eletto si dimetta da sindaco subito, trova una replica in Nino Castorina che ricorda che anche Ripepi si è candidato ad ogni elezione in diversi Enti. Se campagna elettorale deve essere, il senso dell’intervento dell’esponente di Red, almeno sia costruttiva. «L’obiettivo è Falcomatà o le nomine dello staff? – si chiede Castorina – perché se così è bisognerebbe ricordare tutte le nomine che vi interessano nelle strutture del Consiglio regionale».

Demetrio Marino, unendosi ai sentimenti di solidarietà espressi in apertura – allarga l’orizzonte e guarda alle prossime comunali, chiedendosi che città lascia in eredità a chi vincerà il centrosinistra. A rincarare la dose il capogruppo di Forza Italia Federico Milia: «Dopo tanti anni ha mostrato le sue vere intenzioni, quello di scappare dalla nostra città. La sua candidatura in Consiglio regionale che la vede contrapposto ai suoi accoliti e al suo partito ha smascherato il suo vero intento. Potremmo dire che il re è nudo. Crede di aver dato tutto per questa città in questi undici anni?». La conclusione è un guanto di sfida: «Non commetteremo più gli errori del passato con un candidato fuori contesto».

Dal canto suo Peppe Sera stigmatizza gli interventi che tesi a colpevolizzare il primo cittadino che in maniera lecita guarda anche alla sua carriera politica. Nino Zimbalatti dai banchi dell’opposizione invita a tornare a parlare dei problemi della città, ricordando che a breve con la Festa della Madonna della Consolazione tornerà in auge il problema della salubrità e sanità dei cibi che inevitabilmente rappresentano una parte importante della festa per i reggini. Carmelo Versace, rimproverando al collega Zimbalatti di non parlare più dei guasti della sanità dopo il passaggio in FI, fa notare che i rilievi mossi al centrosinistra potrebbero tranquillamente riguardare, in altri contesti e in altre vicende, il centrodestra. Da qui la convinzione che le regionali servano anche a misurarsi e misurare il gradimento dei cittadini rispetto a quanto fatto fin qui dall’una e dall’altra parte.

Cittadinanza onoraria Infantino, unanimità in aula

Da presidente della Seconda Commissione Affari istituzionali, Peppe Marino ha illustrato l’iter della proposta del conferimento a Infantino della cittadinanza onoraria, ricordando che la proposta della giuta è arrivata in Commissione accolta all’unanimità dai consiglieri. Marino ha quindi sottolineato il significato di «testimonianza per i giovani di questa città, perché dimostra, se ce ne fosse bisogno, come anche i figli di questa terra hanno le capacità di confrontarsi con chiunque e di primeggiare in tutto il mondo». Apprezzamento in questo senso è stato espresso da Ripepi e Marino che anticipano l’intervento del sindaco che ha ricordato come la scelta risalga a dicembre dello scorso anno quando si concordò proprio l’iniziativa con il diretto interessato. «La sua affermazione attraverso il calcio e lo sport è la fotografia di ciò che siamo e quello che la nostra città e i nostri valori possono raggiungere, e Gianni Infantino fa parte di quella folta schiera di reggini che si stanno distinguendo ai massimi livelli dei ruoli ricoperti nello sport, nel mondo scientifico e della cultura. Tra quei valori c’è la capacità di non arrendersi e avere la consapevolezza di dare qualcosa in più per raggiungere gli obiettivi». Falcomatà ha quindi sottolineato come quella che sarà conferita sabato mattina a Palazzo San Giorgio non è una cittadinanza onoraria data solo perché occupa il vertice del calcio mondiale, ma perché «ci rende orgogliosi del modo in cui sta interpretando il ruolo».

Nicola Raffaele presidente dei Revisori

Sarà il professionista Nicola Raffaele a presiedere il Collegio dei Revisori dei conti di Palazzo San Giorgio (17 voti favorevoli e 11 schede bianche) per i prossimi tre anni. Ad affiancarlo invece i colleghi Carlo Gaudio e Gennaro Marino estratti dall’elenco dedicato a palazzo del Governo.

Orti urbani, c’è il nuovo regolamento

Gli Orti urbani di viale Messina – «spazi di pubblica utilità e potente strumento di inclusione sociale» per il consigliere Merenda che ha illustrato la delibera in questione – hanno subito una piccola ma sostanziale modifica nel loro regolamento. «Un luogo che ha richiesto due interventi di bonifica – ha continuato Merenda – e questa modifica al regolamento è mirata all’abbattimento dei canoni che da simbolici ora saranno azzerati».

L’assegnazione degli orti urbani a titolo non oneroso è dunque volta a garantire a tutte le persone, indipendentemente dalla situazione economica, accesso a questi spazi produttivi, promuovendo, pertanto, incentivazione alla partecipazione, abbattimento delle barriere economiche ed inclusione sociale. La gratuità dell’assegnazione dello spazio urbano – ha quindi spiegato il consigliere – dovrà essere compensata con l’erogazione dei servizi da parte dei concessionari relativi alle attività di manutenzione degli spazi comuni, mantenimento dell’ordine e del decoro delle aree, controllo e vigilanza del sito; Giuseppe Giordano da canto suo sottolinea l’importanza dell’iniziativa nel valorizzare il rapporto di sussidiarietà e sinergia con le componenti che poi parteciperanno ai bandi e si aggiudicheranno la possibilità di gestire questi spazi, che sono «luoghi simbolo che segnano anche nella più ampia accezione del termine il valore della solidarietà e della rigenerazione del territorio che non è un dovere solo dell’amministrazione ma anche della comunità».