Assistiamo da giorni ad una vera e propria opera di mistificazione della realtà. Chi guida la nostra città dovrebbe avere la forza e la capacità di coinvolgere tutti i cittadini e invitarli a schierarsi con vigore e mettendoci la faccia dicendo no alle logiche che hanno portato a questa rassegnazione e ad abbandonare ogni forma di “mollezza” correttamente individuata dal dott. Musolino a seguito dell’inchiesta degli ultimi giorni. Ci aspettavamo qualche parola nell’odierno Consiglio sull’operazione “Res Tauro”.

Qualche presa di posizione ufficiale contro la ’ndrangheta. Qualche dichiarazione che dopo questi 26 arresti la Città è più libera. Qualche proposta di chiamata di piazza per una manifestazione pubblica contro la presenza asfissiante della ’ndrangheta che continua a indebolire il tessuto democratico cittadino e ne soffoca la democrazia e la libertà dei cittadini gioiesi onesti. E invece nulla. Dispiace vedere come tutto questo non ci sia.

Così mentre il Presidente del Consiglio comunale prova a gettare acqua sul fuoco e a richiamare tutti alla responsabilità che l’inchiesta impone, la Sindaca – evidentemente colpita da una vera crisi di nervi – si affanna a emettere ogni tipo di comunicato stampa, video e post col solo fine di non parlare (e non far parlare) dell’operazione “Res Tauro”. Dobbiamo prendere atto che anziché promuovere azioni concrete e chiare contro le mafie e l’illegalità, la sindaca spenda le sue energie solo per attaccare, col suo solito carico d’odio ossessivo, la mia persona e l’operato fattivo della mia amministrazione.

Siamo davanti ad un capovolgimento della realtà. Negli ultimi giorni e persino nelle ultime ore in consiglio comunale – diventato ahimè un palco per i suoi comizi – siamo costretti ad ascoltare dichiarazioni sguaiate e attacchi volgari su ogni questione, dai tributi ai beni confiscati. Tutto tranne che parlare dell’operazione che ha portato ad arrestare nuovamente il capo cosca di Gioia Tauro, Pino Piromalli, e i suoi sodali.

Invito la sindaca ad amministrare la cosa pubblica con equità e giustizia, senza odio, anziché dividere i cittadini tra chi l’ha votata e chi non l’ha votata. Prenda posizione chiara sulle vicende di questi giorni e la smetta con bugie, offese e provocazioni. La città non ci cadrà. È ora che il sindaco si assuma le sue responsabilità e governi, perché per questo è stata eletta. Possibilmente senza intestarsi opere e lavori che non ha fatto e che non conosce.