Per i partiti della maggioranza caselle da chiudere sia con i sette posti nell’esecutivo che con altre poltrone istituzionali: 3 a Forza Italia, 2 a Occhiuto presidente, due ciascuna a Fdi e Lega. Torna in pista anche l’ex sottosegretario Galati
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Roberto Occhiuto è ormai ad un passo dalla formazione della giunta regionale che lo accompagnerà in questo secondo mandato, iniziato ufficialmente con la proclamazione di ieri in Corte d’Appello a Catanzaro.
Collegialità, equilibri, prospettiva futura, sono i concetti che hanno accompagnato questa prima fase di definizione dell’esecutivo, ma dopo l’individuazione delle postazioni spettanti agli alleati, ora bisognerà riempire quelle caselle con i nomi, magari provando a non mortificare chi si è consapevolmente sacrificato per la causa durante la campagna elettorale rimanendo fuori dal Palazzo.
Ecco quindi che entra in gioco la “prospettiva futura”, quella per intendersi, che guarda all’allargamento della giunta e all’ingresso dei consiglieri supplenti. Ma prima ci sono, gli accordi tra i partiti, e le regole d’ingaggio per formare l’esecutivo.
Ammettendo che la “regola” sia quella di una postazione in giunta ogni due seggi conquistati, gli spazi sarebbero presto individuabili. Ma poi subentrano le prospettive future e i ragionamenti politici.
Alla luce di ciò, facendo un ragionamento politico, Occhiuto dovrebbe assegnare 3 postazioni a Forza Italia che di seggi ne ha presi sette; 2 postazioni alla sua lista Occhiuto presidente; 2 postazioni a Fratelli d’Italia, due alla Lega e una a Noi Moderati.
Ciò significa che in quota Forza Italia, dato per assodato un assessorato a Gianluca Gallo, campione di preferenze in assoluto, nella futura giunta ci sarà un posto anche per la pasionaria Pasqualina Straface; mentre a Salvatore Cirillo che ha fatto registrare un boom di preferenze nella circoscrizione Sud, andrebbe invece la presidenza del Consiglio regionale che l’ex Filippo Mancuso ha fatto intendere di considerare una esperienza da mettere in soffitta. Intanto per una questione di ambizione, ma poi, anche per questioni di carattere politico.
D’altra parte la Lega ha preso tre seggi e non sarebbe “corretto” affidargli due postazioni, se non in prospettiva futura, quando l’esecutivo sarà ampliato. Guardando quindi ai primi mesi del 2026, la Lega piazzerebbe proprio Mancuso in giunta e con deleghe pesanti, e lavorerà per non mortificare un uscente come Pietro Raso. È impensabile d’altronde che, per quanto di peso, ad Orlandino Greco, neo leghista, venga data la possibilità del colpo grosso entrando in giunta. Più presumibilmente al sindaco di Castrolibero toccherà un posto nell’ufficio di presidenza di Palazzo Campanella, o come vice presidente (e qui vale l’ipotesi Cirillo presidente) o di questore, mentre all’altro uomo forte uscito dalle urne, Giuseppe Mattiani, toccherebbe per il momento il ruolo di capogruppo del Carroccio, con l’ipotesi e la speranza di entrare in giunta dopo l’adeguamento dello Statuto.
Ad Occhiuto, oltre alla Straface, serve un altro nome di donna da inserire nell’esecutivo per osservare la regola della rappresentanza di genere, e pare l’abbia chiesto a Noi Moderati. Il partito di Maurizio Lupi ha centrato l’obiettivo dichiarato in campagna elettorale e non ha nascosto l’ambizione del coordinatore regionale Pino Galati di far parte dell’esecutivo. Dunque se quest’ultimo entrerà in giunta in quota Noi Moderati è lecito aspettarsi che Occhiuto chieda alla Succurro di entrare subito nella sua squadra. Se invece Galati indicherà un nome di donna (si vocifera del crotonese) allora in questa prima fase ad essere premiato sarà Pierluigi Caputo.
A Fratelli d’Italia come detto spettano due caselle che sarebbero occupate da Antonio Montuoro che aprirebbe le porte di Palazzo Campanella all’ex vicepresidente Filippo Pietropaolo, e l’uscente Giovanni Calabrese, che permetterebbe l’ingresso di Daniela Iiriti dalla circoscrizione Sud.
Dunque la genesi di questa giunta prevederebbe due step obbligati con una giunta a sette (2 a FI, 2 a FdI, 1 a Occhiuto presidente, 1 alla Lega e 1 a Noi Moderati), con l’assegnazione della presidenza del Consiglio a Forza Italia; e l’innesto di altre due posizioni (1 per Occhiuto presidente e 1 per la Lega) nei primi mesi del 2026.
Ciò consentirebbe di prevedere tra i “supplenti”, l’ingresso a Palazzo Campanella di Francesco Sarica per la Lega nella circoscrizione Sud e di Michele Comito per Occhiuto presidente nella circoscrizione Centro con Ionà assessore. Ma solo una delle due opzioni sarà valida perché con i due assessori nuovi bisognerà inserire un'altra donna . In tal modo Occhiuto riuscirebbe anche a mantenere l’equilibrio territoriale tra le varie province.




