Sono avversario politico del sindaco Giuseppe Falcomatà, ma il ricordo che ha fatto del padre Italo, 23 anni dopo la sua morte, mi ha commosso.

Lo afferma il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Alfredo Antoniozzi.

«Apprezzo la bellezza di un gesto pubblico» – dice Antoniozzi – «e il richiamo commovente di un figlio al padre. Mi ha ricordato il Re Leone e la meravigliosa voce di Gassman.»

«Essere avversari politici non significa essere nemici» – aggiunge Antoniozzi – «e soprattutto non apprezzare momenti di umanità che toccano ognuno di noi.»

«Italo Falcomatà è stato un sindaco amato e un galantuomo» – conclude Antoniozzi – «ma ciò che colpisce della lettera del figlio è il recupero di una dimensione affettiva che riguarda l’unicità del rapporto padre-figlio. Tornerò a essere avversario di Giuseppe Falcomatà, ma non oggi» – conclude Antoniozzi – «e, se mi è consentito, gli invio il mio abbraccio personale».