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È ancora viva la memoria della scenata del Sindaco di Reggio Calabria, che, lo scorso febbraio in Via De Nava, sembrava contestare il progetto delle piste ciclabili della sua stessa amministrazione. Davanti ai cittadini, il Sindaco si scagliava contro i responsabili comunali, quasi fosse un utente social indignato, annunciando azioni di responsabilità e promettendo che «lo scempio delle piste ciclabili non lo avrebbero pagato i cittadini». Ma, come spesso accade, la realtà racconta tutt’altro: i cittadini stanno pagando, eccome, come dimostrano gli atti amministrativi.
È il Consigliere Comunale e Metropolitano Armando Neri a denunciare la “Determina di Halloween” – la Determina n. 5045, emessa il 31 ottobre 2024 – che sancisce un ulteriore pagamento di ben 91.528,68 euro alla società incaricata della realizzazione delle piste ciclabili, nell’ambito del terzo stato di avanzamento lavori (SAL). Si tratta di quasi centomila euro, l’ultimo di numerosi pagamenti già effettuati per quello che Neri definisce «lo scempio delle piste ciclabili».
In un’amara riflessione, Neri sottolinea il «teatro dell’assurdo» messo in scena dall’amministrazione comunale, dove le promesse di giustizia, trasparenza e responsabilità sfumano velocemente. «Che fine hanno fatto le azioni di responsabilità, amministrativa e politica? Che fine ha fatto la sospensione della procedura sulla pista ciclabile? E gli impegni assunti dal sindaco con le dirette social? La fine che fanno tutte le promesse di questa amministrazione: nell’indifferenziato», commenta con sarcasmo il Consigliere.
A destare ulteriori preoccupazioni, secondo Neri, è il quadro più ampio della città, che scivola sempre più in basso nella classifica Istat sul Benessere equo e sostenibile dei territori. «Mentre l’amministrazione ci parla di miliardi di investimenti grazie al Masterplan, i cittadini devono fare i conti con le piste “ciclabili”, le buche di Via Aspromonte, le reti arancioni, le multe pazze ai semafori e vari disagi», prosegue Neri. Un’amministrazione che, nella sua visione, ha trasformato la città in un «teatro dell’assurdo», dove i cittadini sono relegati al ruolo di «spettatori invisibili», privi di reale considerazione.
Il Consigliere conclude con una speranza: che «quanto prima, si chiuda il sipario su questa tragicomica stagione politico-teatrale».

