Nel comune più giovane d’Italia tre interventi finanziati e mai realizzati per l’edilizia scolastica. Sergi: «Inerzia dell’Ufficio tecnico, così si rischia il danno erariale»
Tutti gli articoli di Politica
PHOTO
Opere finanziate, fondi disponibili, progetti approvati. Ma cantieri mai partiti o fermi da anni. È la denuncia del consigliere nazionale del Partito Repubblicano Italiano ed ex sindaco di Platì, Rosario Sergi, che definisce «gravissima» la situazione delle opere pubbliche destinate alle scuole del Comune.
Secondo quanto evidenziato dal PRI, a fronte di finanziamenti acquisiti e confermati nel tempo, i lavori risultano ancora bloccati, incompleti o mai avviati. Un’inerzia che, viene sottolineato, dura «da oltre vent’anni dal primo finanziamento utile» e che starebbe producendo «un danno evidente alla comunità», con possibili profili di danno erariale.
Sergi ricorda che, nel corso delle sue consiliature, il finanziamento per la scuola elementare era stato salvato e potenziato, passando dai 200.000 euro iniziali del 2006 agli attuali 680.000 euro, cifra che oggi rischia di andare perduta. Allo stesso tempo erano state avviate le procedure di appalto per altre due opere, che oggi registrano un fermo cantiere ritenuto ingiustificato.
Gli interventi finanziati e non realizzati segnalati dal PRI sono: 450.000 euro per la messa in sicurezza e l’efficientamento energetico della scuola dell’infanzia di via Giardinello (CUP D93C21000070006);
1.000.000 di euro per i «Laboratori didattici ad inclusione sociale» (CUP D95J18000920001);
680.000 euro per la messa in sicurezza e l’adeguamento strutturale della scuola elementare di via Roma (CUP D92B23001480002).
Il totale delle risorse disponibili ammonta a 2.130.000 euro, pari – viene ricordato nella nota – a 4.124.255.100 lire. Nel comune più giovane d’Italia, secondo gli ultimi dati Istat, i bambini continuano tuttavia a frequentare edifici definiti «insicuri», con «spazi angusti, privi di condizioni minime di dignità educativa» e senza locali mensa adeguati.
Nella nota si individuano «chiare responsabilità» in capo al Responsabile dell’Area tecnico–manutentiva, RUP in tutte e tre le opere, che «non ha proceduto agli adempimenti necessari per l’avvio dei lavori della scuola elementare e l’esecuzione degli altri due interventi», determinando lo stallo attuale. Una situazione che, secondo il PRI, «vanifica e mortifica l’impegno politico degli amministratori» e crea «un danno d’immagine al paese di Platì, che ottiene i finanziamenti ma non realizza le opere».
«Fermo restando che il nostro obiettivo primario è stimolare la realizzazione delle opere necessarie e indispensabili ai nostri bambini – si legge ancora – vigileremo su tutti i procedimenti in essere nell’interesse dei cittadini platiesi». Il PRI Calabria annuncia inoltre l’intenzione di coinvolgere le redazioni radiotelevisive e della stampa anche nazionale «per portare la vicenda all’attenzione dell’opinione pubblica, ove necessario».
Alla luce del protrarsi dell’inerzia del RUP e del rischio di «grave danno erariale» legato alla mancata utilizzazione dei finanziamenti, Sergi comunica che predisporrà una segnalazione formale alla Corte dei Conti, affinché vengano accertate: le eventuali responsabilità del mancato utilizzo dei fondi; l’eventuale danno economico arrecato all’ente e alla collettività;
omissioni o negligenze da parte del responsabile del procedimento.

