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«Abbiamo bisogno non di vincere, ma di stravincere. E se come immagino ci sarà un grande consenso, voi cauloniesi avrete una grande soddisfazione, perché Salvatore Cirillo non sarà più solo un consigliere regionale». Parole che sanno di investitura importante quelle pronunciate da Roberto Occhiuto, candidato alla guida della Regione dal palco di Caulonia per lanciare Salvatore Cirillo, aspirante ad uno scranno di Palazzo Campanella da capolista con Forza Italia.
Il governatore uscente, accompagnato da Francesco Cannizzaro, ha anche colto l’occasione per replicare alle parole di Giuseppe Conte, pochi giorni fa in visita all’ospedale di Locri insieme al suo sfidante Pasquale Tridico. «Speculare sulla sofferenza della gente è da sciacalli – ha tuonato Occhiuto davanti al pubblico di piazza Bottari – e non accetto che lo abbia fatto Conte, quello che è stato Presidente del consiglio. È tornato sul luogo del delitto. È stato lui a nominare commissari che hanno distrutto la sanità calabrese. Gente senza competenze, che per anni ha bloccato ospedali e assunzioni. Oggi viene a fare la morale, ma se ci fossero ancora i suoi commissari gli ospedali della Calabria sarebbero chiusi».
Il governatore ha poi rivendicato i risultati ottenuti: dalle assunzioni e stabilizzazioni, al ricorso ai medici cubani, un investimento da 40 milioni di euro per l’ospedale di Locri, il rilancio dell’aeroporto di Reggio Calabria, 3,8 miliardi sulla SS106, la riforma dei rifiuti e l’uso dei droni contro gli incendi, modello segnalato anche a livello europeo. «Non abbiamo la bacchetta magica – ha concluso – ma in quattro anni abbiamo fatto più di tanti governi nei decenni passati. Presto usciremo dal commissariamento e i calabresi vedranno la più grande riforma sanitaria mai realizzata».

