«Per me è un sogno essere qua. I calabresi che incontro, non in questi giorni ma da anni, mi chiedono lavoro, lavoro, lavoro, non mance o pacche sulle spalle». Lo ha detto il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini a Reggio Calabria.    

«Noi – ha aggiunto – abbiamo cantieri aperti in Calabria per 22 miliardi di euro che non ci sono mai stati. Vuol dire che tanti ragazzi, tanti operai, tanti ingegneri, tante aziende stanno lavorando. A questi, aggiungiamo i 13 miliardi e mezzo del Ponte che creeranno più lavoro, meno traffico, meno inquinamento, meno spesa e attenzione di tutto il mondo sulla Calabria in positivo: i telegiornali del mondo parleranno della Calabria non per problemi, ma per speranza, bravura, genio e opportunità. Io penso che domenica e lunedì il centrodestra in generale, e la Lega in particolare, raccoglieranno un risultato straordinario qua in Calabria».    

«Ho tantissimi sindaci che hanno fatto richieste – ha proseguito il ministro delle Infrastrutture -. Stamattina ho incontrato un sindaco di un colore diverso dal mio che ha fatto ricorso contro il Ponte. Per intenderci, il sindaco di Villa San Giovanni, che però da 30 anni aspetta un porto e aspetta di recuperare il lungomare. Sono stato oggi sulla Bretella dove gli operai stanno lavorando per collegare Reggio direttamente all’aeroporto, altra cosa che aspettavano da 15 anni. Quindi è stata una campagna elettorale molto concreta dove abbiamo parlato di Calabria, non di Trump di Palestina o di Putin o di Netanyahu. E penso che i calabresi ci premieranno».

Sul ponte

«Stiamo aspettando l’ok della Corte dei Conti che può arrivare a ottobre, al massimo ai primi di novembre. Appena arriva l’ok della Corte dei Conti torno volentieri con i primi operai sui primi cantieri. Quindi diciamo che è un’opera di cui si parla da duemila anni, 3 mesi sono un ritardo che penso sia sopportabile rispetto all’avvio dei lavori». Lo ha detto il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini a Reggio Calabria, parlando del Ponte sullo Stretto.

Su Gaza

«Penso che in queste ore Trump stia riuscendo in un miracolo. Non per la Flotilla, eh. Se Netanyahu e Hamas trovano un accordo, non è per Greta Thunberg. È perché il presidente Trump e Papa Leone hanno portato avanti un progetto che in queste ore, entro domenica, è il timing che si sono dati, può avere concretezza. Anzi, chi cerca lo scontro con Israele oggi mette a rischio la pace che spero possa arrivare entro domenica». Lo ha detto il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini a Reggio Calabria.