Si è chiusa con un comizio partecipato e vibrante l’ultima tappa della campagna elettorale, che ha visto Carmelo Versace ribadire le sue priorità per il futuro della regione. «Amiche e amici, siamo arrivati all’ultimo appuntamento, ma non è la fine: è solo l’inizio di un nuovo cammino», ha esordito dal palco, davanti a una piazza gremita.

Casa, lavoro e dignità

Tra i temi centrali, il diritto all’abitazione: «Una casa non è un lusso, è un diritto. Senza una casa non c’è salute, istruzione, futuro». Versace ha annunciato un piano per gli alloggi popolari, manutenzioni straordinarie ed efficientamento energetico, insieme a misure di sostegno per le famiglie in difficoltà.

L’altro grande nodo resta il lavoro. «Troppi giovani sono costretti a partire. Basta precarietà! Servono nuove assunzioni, a partire dal settore forestale, con 7.000 operatori per la manutenzione dei boschi e la prevenzione degli incendi», ha dichiarato, collegando l’occupazione anche alla lotta allo spopolamento delle aree interne.

Sanità e salario minimo

Ampio spazio è stato dedicato alla sanità: «Non possiamo accettare che un malato debba essere anche un emigrante. Vogliamo una sanità pubblica, gratuita e universale, con ospedali di comunità diffusi sul territorio». Accanto a questo, la proposta di un Reddito di Dignità e l’introduzione di un salario minimo di 9 euro l’ora: «Sotto quella soglia non è lavoro, è sfruttamento».

Infrastrutture e scuole: investimenti già avviati

Versace ha poi sottolineato i risultati già ottenuti sul fronte delle infrastrutture e della scuola. «La differenza è che noi non promettiamo, noi realizziamo», ha affermato, elencando i milioni investiti in strade provinciali e interventi di edilizia scolastica nella Piana di Gioia Tauro, da Polistena a Palmi, passando per Cittanova, Taurianova e Cinquefrondi.

L’appello al voto

In chiusura, l’invito alla partecipazione: «Domenica andremo alle urne. Vi chiedo di non restare indifferenti, di scegliere il futuro che vogliamo costruire insieme». «Il nostro impegno non finisce qui, è solo l’inizio. Sarò un amministratore trasparente, onesto e fedele ai principi che abbiamo dichiarato», ha promesso. Il tono del comizio, tra denuncia e proposte concrete, ha lasciato un messaggio chiaro: la Calabria non può più aspettare.