Intervista con l’assessore alla “città europea e resiliente” sull’imminente avvio delle iniziative natalizie. Dal «grazie alle associazioni» al positivo bilancio personale. «Se facciamo diventare Reggio una destinazione, abbiamo vinto tutti»
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L’appuntamento è fissato, domani 5 dicembre, alle ore 18 in Piazza Duomo. L’accensione dell’albero di Natale quest’anno è stata anticipata segnando così, in questo weekend, l’inizio delle attività natalizie, «anche sfruttando l'assist di Vanity Fair che ha proposto la nostra città tra le mete da visitare per il ponte dell'Immacolata, e quindi anche noi abbiamo voluto fare la nostra parte, farci trovare pronti e far trovare la città addobbata a festa».
Concetto ripetuto anche durante la conferenza stampa di ieri mattina dal sindaco Giuseppe Falcomatà, e che anche l’assessore alla “Città europea e resiliente” Carmelo Romeo fa suo per lanciare Reggio in queste feste.
Reggio città Natale, uno slogan fortunato per una programmazione che dopo qualche intoppo adesso sembra camminare sulle proprie gambe… Ecco qual è il senso di questo “Last Christmas” dell’amministrazione Falcomatà?
«Reggio città natale è più che uno slogan è un format fortunato che abbiamo già proposto l'anno scorso e quest'anno abbiamo voluto fortemente riproporlo. Già nel nome evoca un doppio senso nel senso che Reggio è città natale rispetto al periodo ma anche per sottolineare l'attaccamento identitario, fortemente identitario che i reggini hanno con la propria terra e che annualmente soprattutto nelle festività emerge sempre di più, con la voglia di ritornare a casa per vivere un Natale in famiglia. La nostra città è una famiglia. Per questo, abbiamo concentrato i nostri investimenti su tutta la città, quindi non soltanto sul centro ma anche e soprattutto sulle periferie, e abbiamo investito sulle luminarie che come l'anno scorso saranno moderne e artistiche, nelle varie piazze, e abbiamo allargato anche i perimetri, abbiamo allargato da un lato sul Viale Aldo Moro dall'alto su Santa Caterina, e poi il progetto al quale teniamo di più è quello relativo ai quartieri».
Che si è rivelata una formula vincente…
«Noi abbiamo investito già l'anno scorso, abbiamo trovato un modo con i nostri uffici di trovare dei fondi per investire nei quartieri, per investire nelle periferie, per investire nelle associazioni culturali perché a loro va fatto un plauso per come in questi anni, negli anni in cui il comune era in pieno Piano di riequilibrio, le nostre associazioni culturali per anni hanno portato avanti queste battaglie per far emergere il bello della città, quindi da sole con propri sforzi in maniera gratuita hanno portato avanti questo percorso. Oggi che noi abbiamo la possibilità di programmare, di scegliere come investire, abbiamo voluto come fatto anche in estate investire sui territori e questo ci è già ritornato come un successo perché abbiamo ricevuto sulle ex circoscrizioni oltre 40 proposte progettuali. Ogni proposta progettuale tiene al proprio interno almeno 4 o 5 associazioni, chiese, oratori. E quindi sono tantissime persone che si sono impegnate e ingegnate per mettere a terra un qualcosa che valorizzi il proprio territorio, e anche qui per noi è molto importante perché da un lato dà la possibilità di scoprire i nostri borghi, le nostre periferie, e dall'altro dà anche la possibilità ai nostri anziani di vivere comunque pienamente il clima natalizio nel proprio quartiere, nel proprio rione».
Assessore si vede che ne parla con molto trasporto…
«Assolutamente si, e mi corre l'obbligo di ringraziare e non per formalità ma davvero perché lo sento, la nostra squadra che cura ormai tutte le varie rassegne, perché come abbiamo ormai imparato un po' tutti ogni occasione è buona per fare qualcosa di bello in città e cercare di attrarre sempre di più sia i turisti, sia quelli lontani, sia quelli vicini, quindi la nostra provincia o la vicina Messina. Noi, ormai da qualche anno, partendo dalle festività di San Giorgio, poi il primo maggio, l'estate regina, le feste mariane, il Natale, cerchiamo di destagionalizzare la proposta perché il nostro obiettivo è semplice, chiaro, e non è nostro come amministrazione ma deve essere nostro come città, perché si può raggiungere soltanto se tutti i cittadini, tutte le associazioni, tutti gli enti fanno la propria parte: ed è quello di far diventare Reggio destinazione. Se noi riusciamo in questo intento, abbiamo vinto tutti e sotto tutti i punti di vista, perché un evento non è semplicemente investire delle risorse, e già questo è abbastanza complesso e importante, perché noi abbiamo queste risorse non perché qualcuno ha deciso che Reggio Calabria ci piace e quindi diamo questo finanziamento, ma perché sono stati costruiti in una serie di interlocuzioni che abbiamo avuto con l'Agenzia di coesione, con i nostri uffici, per spiegare qual è la nostra idea».
Parliamo del programma ricco e variegato. Cosa l’assessore Romeo segnalerebbe ad un amico?
«Mi troverei un po' in difficoltà e cercherei di capire i suoi gusti perché davvero c'è tutto, per tutti i gusti. Sicuramente l'accensione è un momento importante perché ormai la città lo vive con grande enfasi, grande partecipazione, quindi il 5 dicembre, domani, dobbiamo essere tutti a Piazza Duomo, alle 18 l'accensione e poi i Mattanza allieteranno con un momento musicale. In tutto questo, naturalmente, pensiamo ai più piccolini, ci sarà Babbo Natale, la casetta, la slitta, i trampolieri gli sputafuoco. Non posso non menzionare gli eventi che saranno dal 21 al 23, quando il centro città si trasformerà in un vero villaggio di Natale. Ci sarà davvero di tutto, ci sarà dal maestro Mazzella che realizzerà delle sculture sul ghiaccio dal vivo a trampolieri sui nostri alberi, ci sarà davvero di tutto in vari punti della città e sarà riproposto nei tre giorni per dare la possibilità a tutti di viverlo e poi il 31 ci sarà una sorpresa, su questo non lo sveliamo non per una questione di scaramanzia ma soltanto perché ancora non abbiamo perfezionato l'evento, ma anche il 31 cercheremo di vivere tutti insieme lo stappo di mezzanotte in piazza».
È tempo di bilanci anche per lei assessore. Si chiude un ciclo amministrativo comunque prolifico, è contento del lavoro che ha portato avanti e c'è qualcosa che avrebbe potuto fare meglio?
«Assolutamente sì sono davvero molto contento, sono soddisfatto di quello che è stato fatto, sicuramente si può sempre fare di più e si può sempre migliorare, però sono davvero contento perché ho avuto l'onore di servire e di fare tanto per la mia città. Sicuramente l'obiettivo è quello di continuare a poter essere parte dell'amministrazione per continuare le tante cose che sono in cantiere, una su tutte il Museo del mare che ho visto nascere in cantiere dal “giorno zero”, e che giorno per giorno vedo crescere».
Quindi si impegnerà anche alle prossime elezioni, insomma scenderà direttamente in campo?
«Io sono abituato a concentrarmi step by step, in questo momento ricopro un incarico importante anche all'interno dell'esecutivo quindi sono concentrato sul lavoro, sul portare a compimento i vari dossier che sono aperti e che sono tantissimi. Ci sarà sicuramente un tempo per valutare le candidature e ci faremo trovare pronti anche lì».
C'è una crisi in atto a Palazzo San Giorgio, una crisi di maggioranza, una crisi di rapporti tra il sindaco e il suo partito, ecco come la sta vivendo lei e se le posso chiedere, visto che è uno dei più fidati collaboratori del sindaco, come la sta vivendo Falcomatà?
«In questo momento è importante spiegare bene le cose, nel senso che sono delle problematiche che in politica accadono ciclicamente, sistematicamente. Quello che è importante far passare come messaggio, che poi è sotto gli occhi di tutti, è che le questioni politiche non impattano sulle questioni amministrative, nel senso che le nostre attività, i nostri uffici, i nostri cantieri… tutto sta andando avanti, anzi si stanno facendo cose nuove. In questi ultimi 20 giorni di “crisi politica” è stato perfezionato il Natale, quindi tutto quello che noi abbiamo già presentato ieri, in questi 20 giorni abbiamo dato ad Atam 60 bus elettrici, quindi l'attività non si ferma, anzi va avanti. Quindi io credo e ho il 100% di convinzione che sfrutteremo questi mesi che ci separano dalle elezioni per chiudere più dossier possibili, per consegnare sempre di più una città che adesso cammina, a differenza di quando è stata presa nel 2014 dall'amministrazione Falcomata, e che potrà scegliere sicuramente di correre».

