martedì,Aprile 23 2024

Vaccini a Reggio Calabria, disabili e caregiver ancora in attesa

Una situazione che sta mettendo centinaia di famiglie in difficoltà nell’affrontare la paura di un eventuale contagio

Vaccini a Reggio Calabria, disabili e caregiver ancora in attesa

A distanza di oltre un mese dall’avvio della vaccinazione tra disagi e ritardi ci sono categorie che ancora oggi non sono tra le priorità pur essendo a rischio. Parliamo dei disabili e dei caregiver che a Reggio Calabria, dopo settimane di attese e nonostante le aperture e le accelerazioni delle ultime ore, non sono ancora in lista per il vaccino. «Siamo molto preoccupati – ci dice Domenico Barresi presidente della cooperativa Rose Blu – perché da settimane chiediamo risposte per sapere quando vaccinare i nostri ragazzi ma veniamo continuamente rimandate. Vorremo solo avere la certezza che con il prossimo lotto di vaccini in arrivo saranno messi in sicurezza anche i nostri figli».

Una situazione che sta mettendo centinaia di famiglie in difficoltà nell’affrontare la paura di un eventuale contagio perché in questa pandemia il caregiver ha un ruolo fondamentale sostituendosi spesso anche alle figure sanitarie preposte. «Siamo in tensione non solo per in nostri ragazzi che potrebbero contrarre anche il virus nei centri diurni e quindi anche contagiare altri ma anche per noi perché se noi caregiver ci ammaliamo chi si prenderà cura di loro? In altre provincie della Calabria hanno giù iniziato a vaccinare da tempo mentre da noi l’Asp non ci ha ancora dato certezza».

La piattaforma di prenotazione non è ancora accessibile per questa categoria ma anche per gli over80 ci sarebbero dei limiti secondo quanto ci spiega Barresi che più volte, in questi giorni, ha tentato l’accesso. «Speravamo che con l’avvio della piattaforma di prenotazione on line si sarebbe risolto il problema. Abbiamo provato a inserire i dati dei nostri ragazzi invano, non riusciamo a prenotarli perché fino ad oggi era accessibile solo agli over80 ma anche per questa categoria ci sono dei limiti perché non è prevista la prenotazione a domicilio per i tanti anziani che non deambulano e che, quindi, non possono raggiungere il centro vaccinale».

Oggi arriva, però, la notizia che certifica l’apertura della piattaforma anche alle persone fragili nella speranza che tra questi vengano considerati anche disabili e caregiver il che, considerando come è andata la prima fase di vaccinazione, non è scontato.

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