venerdì,Aprile 19 2024

Brusca frenata delle somministrazioni AstraZeneca dopo il blocco

Su centinaia di prenotati in pochi si sono sottoposti alla vaccinazione. Il Gom prova a supera le paure con un protocollo di sicurezza

Brusca frenata delle somministrazioni AstraZeneca dopo il blocco

Non decolla la vaccinazione in Calabria ma a incidere sul dato negativo è senza dubbio l’enorme quantità di AstraZeneca che non viene smaltita. E a gravare è la paura che dopo il blocco ha portato in molti a rifiutare la dose. Questo dato emerge anche al Gom di Reggio Calabria dove per giorni, nonostante le oltre 60 prenotazioni quotidiane nessuno si è presentato. Una scelta ingiustificata che rischia di rallentare e compromettere il piano vaccinale. E a spiegare come stanno davvero le cose, invitando la cittadinanza che rientra nelle categorie idonee a non avere paura, è il manager Covid Carmelo Mangano.

Le paure

«Le persone effettivamente vaccinate – ci spiega il dottore – sono un numero molto inferiore rispetto a quelle che sono in lista. Questo sta accadendo perché il vaccino AstraZeneca soffre di due questioni pregiudiziali. La prima è legata al fatto che non essendo somministrato persone malate o fragili e destinato solo a una fascia d’età si pensa che sia meno efficace. A questo si sono aggiunti gli effetti collaterali che si sono registrati».

Ma le paure sono infondate e le diverse ricerche hanno dato conferma. «Gli studi confermano che non esiste un nesso causa – spiega Mangano – esiste solo un piccolo riguardo rispetto a persone che hanno un rischio in più, ovvero le donne sotto i 55 anni che sono in trattamento con la pillola anticoncezionale. Ma questo non vuol dire che il vaccino non deve essere fatto, anzi. Il vaccino è abbastanza efficace e il rischio tra l’evento e il beneficio va senza dubbio a favore del beneficio piuttosto che avere questi eventi che sono rarissimi».

Protocolla di sicurezza

Ma il Gom per superare ogni scetticismo si è dotato di un protocollo interno per garantire maggiore sicurezza tanto per i vaccinati che per i vaccinatori. «Con questo protocollo che eseguiamo prima di eseguire la somministrazione – spiga il Covid manager – andiamo ad escludere tutti i pazienti che non possono fare AstraZeneca, soprattutto, i pazienti che presentano malattie trombo-emboliche già conosciute. Nei pazienti con trombofilia oppure che presentano fattori di rischio, andiamo a fare una consulenza nel centro emostasi, verrà stratificato il rischio e da li verrà stabilità l’idoneità o meno a fare AstraZeneca. Proprio per questo non vi devono essere paure o preoccupazione perché, nonostante siano in lita con questo vaccino, vengono messe in modo accurato in analisi preventivamente tutte le possibilità nel momento in cui viene rivalutata la scheda anemnistica del paziente stesso».

Effetti collaterali

Per Mangano non ci sono dubbi circa la sicurezza del protocollo: «Gli effetti collaterali sono gli stessi di ogni altro vaccino e sappiamo gestirli esattamente come facciamo con Moderna o Pfizer». Quindi, l’appello è rivolto ai cittadini, affinché non venga compromessa la campagna vaccinale, unico modo per uscire dall’incubo e tornare a vivere senza la paura del Covid.

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