venerdì,Aprile 19 2024

Caos Astrazeneca, un testimone: «Non farò altro tipo di vaccino per la seconda dose»

Il racconto di Emilio, 37enne di Locri: «Piuttosto resto vaccinato con una sola dose. Una situazione che poteva essere gestita meglio»

Caos Astrazeneca, un testimone: «Non farò altro tipo di vaccino per la seconda dose»

«E’ come mettere benzina verde in una macchina a diesel». E’ amareggiato Emilio, uno dei tanti giovani che lo scorso aprile ha partecipato all’open day di Siderno, in occasione dell’inaugurazione dell’hub vaccinale al nuovo palasport cittadino. Ma più che open day, sarebbe stato meglio definirlo “AstraZeneca-day”, dal momento che l’unico tipo di vaccino disponibile era quello prodotto dall’azienda biofarmaceutica anglo-svedese.

«Avendo i requisiti da cargiver – racconta il 37enne locrese – a marzo ho rifiutato la somministrazione di Pfizer, perché ho pensato lasciare la priorità a chi ne aveva più bisogno di me in quel momento. E non ricordo autorità sanitarie all’epoca dare particolari indicazioni sui vaccini da somministrare in giornate aperte a tutti».

Ai primi di luglio Emilio sarà convocato per la dose richiamo. Ma non intende farsi iniettare un tipo di vaccino diverso da quello di Astrazeneca, così come indicato ieri dal Ministero. «Piuttosto resto vaccinato con una sola dose – sostiene – se metti benzina in un’automobile a diesel il motore si accende, ma alla lunga rischia di essere seriamente danneggiato. Non sono preoccupato e ho sempre avuto fiducia nella scienza, ma è una situazione che – conclude – poteva e doveva essere gestita decisamente meglio».

top