giovedì,Aprile 25 2024

Coronavirus, la terapia intensiva in Calabria e i no vax pentiti: «Dopo il ricovero si convincono a curarsi»

Un solo caso si è registrato a Catanzaro. Una donna ha rifiutato l'intubazione ed è deceduta. Il medico anestesista: «In Rianimazione l'80% è occupata da non vaccinati»

Coronavirus, la terapia intensiva in Calabria e i no vax pentiti: «Dopo il ricovero si convincono a curarsi»

di Luana Costa – Esiste in Calabria uno zoccolo duro di popolazione ancora refrattaria alla vaccinazione ma, a differenza di quel che avviene nel resto d’Italia, al momento del ricovero la stragrande maggioranza rivede il suo approccio no vax accettando le cure mediche. Sono di fatto più unici che rari i casi di calabresi che giunti in reparto dopo aver contratto il virus rifiutano la ventilazione artificiale.

Nessun caso di rifiuto in area critica

«Probabilmente perchè in Calabria è più alta la consapevolezza di una ormai nota ridotta capacità di risposta sanitaria» chiarisce immediatamente il componente dell’associazione Aaroi Emac, Domenico Minniti, che raggruppa gli specialisti di Anestesia e Rianimazione. 

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