mercoledì,Aprile 24 2024

Vaccini, partono anche le terze dosi per i 12-15 anni: sarà somministrato Pfizer

Pubblicata la circolare del ministero della Salute. Sarà possibile effettuarlo dopo almeno 4 mesi dal ciclo primario. Intanto sale il numero di bambini ricoverati nei reparti pediatrici italiani: raddoppiati nell'ultima settimana

Vaccini, partono anche le terze dosi per i 12-15 anni: sarà somministrato Pfizer

Pubblicata la circolare del ministero della Salute per la vaccinazione anti-Covid con la terza dose alla fascia 12-15 anni. Con la circolare ‘Estensione della raccomandazione della dose di richiamo (booster) a tutti i soggetti della fascia di età 12-15 anni, nell’ambito della campagna di vaccinazione anti SarsCoV2’ si raccomandata una dose di vaccino Comirnaty di Pfizer/Biontech, al dosaggio di 30 mcg in 0,3 ml, come richiamo di un ciclo primario, indipendentemente dal vaccino utilizzato per lo stesso, ai soggetti di 12-15 anni, con le stesse tempistiche previste per gli over16, cioè dopo almeno 4 mesi dal ciclo primario.

I contagi corrono, di conseguenza anche i casi tra i bambini sono in veloce aumento. I ricoveri tra i piccoli sono raddoppiati nell’ultima settimana e gli ospedali pediatrici cominciano ad essere sotto pressione, aumentando di giorno in giorno i posti letti Covid per i pazienti da zero a 17 anni. Intanto l’Aifa ha dato parere alla dose booster di vaccino anche per i 12-15enni, così come aveva già autorizzato quella per la fascia di età 16-17 anni. Oggi, secondo il report degli ospedali sentinella della Fiaso (Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere) nei sette giorni tra il 28 dicembre e il 3 gennaio sono cresciuti dell’86% i pazienti ricoverati per Covid sotto i 18 anni (rispetto al totale dei pazienti pediatrici dei sette giorni precedenti). Il numero dei bambini ricoverati nei quattro ospedali pediatrici che forniscono i dati alla Fiaso è quasi raddoppiato passando da 66 a 123. Triplicato il numero di piccoli in terapia intensiva: da 2 a 6 in una settimana. Tra i piccoli degenti il 62% ha tra 0 e 4 anni, è quindi in una fascia di età non vaccinabile. «Non è che la malattia sia più grave ma, aumentando il numero dei contagiati, aumentano anche coloro che hanno bisogno di cure ospedaliere, generalmente brevi – spiegano dal Bambino Gesù di Roma – i bambini sotto gli 11 anni sono meno vaccinati. Continuiamo a fare appello ai genitori per la vaccinazione».

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