venerdì,Aprile 19 2024

Coronavirus, l’Oms: «Per difendersi dalle varianti servono vaccini più efficaci»

La raccomandazione aggiornata del Gruppo tecnico dell'Organizzazione mondiale della sanità: «Sono necessari contro le mutazioni, per Omicron e altre che potrebbero arrivare in futur

Coronavirus, l’Oms: «Per difendersi dalle varianti servono vaccini più efficaci»

Il coronavirus muta, come dimostra la contagiosità della variante Omicron. Per questo per l’Organizzazione mondiale della sanità: «Servono vaccini più efficaci per garantire i livelli di protezione anche contro le varianti».

Deve trattarsi di vaccini in grado di prevenire le infezioni e la trasmissione del Covid, oltre alla malattia grave e al decesso, «sono necessari e dovrebbero essere sviluppati. Fino a quando tali vaccini non saranno disponibili e di pari passo all’evolversi del virus, potrebbe essere necessario aggiornare la composizione degli attuali vaccini contro Covid-19, per garantire i livelli di protezione raccomandati dall’Oms anche contro le varianti di preoccupazione, compresa Omicron e altre che potrebbero arrivare in futuro».

Questa la raccomandazione aggiornata del Gruppo tecnico dell’Organizzazione mondiale della sanità sulla composizione del vaccino anti-Covid.

Secondo Marco Cavaleri, responsabile per i vaccini dell’Ema, anche se un vaccino anti-Covid adattato alla variante Omicron sarebbe un «candidato naturale» all’approvazione in Ue, altre opzioni «non possono essere escluse».

«Servono ulteriori dati – sottolinea Cavaleri durante un briefing video con la stampa in collegamento da Amsterdam, dove l’agenzia ha sede. – per decidere se un vaccino adattato, con una composizione diversa, è giustificato. Vanno tenuti presenti molti elementi, sapendo che per il momento in cui un qualsiasi vaccino adattato a Omicron sarà sviluppato, è possibile che il quadro epidemiologico nell’Ue abbia subito una significativa evoluzione, per quanto riguarda le varianti in circolazione e l’esposizione a Omicron».

Anche se un vaccino adattato a Omicron sarebbe un «candidato naturale» per l’autorizzazione in Ue, «altre opzioni, come un vaccino polivalente, non possono essere esclusi come potenziali alternative. Le discussioni con le case produttrici sono in corso nel caso ci sia la necessità di un cambiamento simile», conclude.

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