venerdì,Aprile 26 2024

Ospedale di Oppido, il ritardo di un’ora dell’ambulanza dopo un incidente riaccende la polemica

Intanto arriva anche il sostegno di Comunità competente alla protesta del Comitato 19 febbraio

Ospedale di Oppido, il ritardo di un’ora dell’ambulanza dopo un incidente riaccende la polemica

Il “Comitato spontaneo 19 febbraio a difesa dell’ospedale Maria Pia di Savoia di Oppido Mamertina” continua a raccogliere consensi e proprio ieri pomeriggio ha ricevuto la visita dell’infettivologo Rubens Curia, ex dirigente del dipartimento Tutela della salute della Regione, nonché portavoce di “Comunità competente”. Curia, interfacciandosi con i cittadini – che da quasi due mesi presidiano il nosocomio al fine di scongiurarne la chiusura e farlo riconoscere quale presidio di zona disagiata – ha dato delle dritte sulle prossime proposte da presentare all’Asp.

«Dopo aver parlato un po’ di tutte le criticità della sanità calabrese – ha raccontato a Ilreggino.it la portavoce del Comitato Margherita Mazzeo – e di quella che è l’attività svolta da Comunità competente, anche attraverso l’elenco dei finanziamenti recuperati, Rubens Curia ci ha dato delle indicazioni circa i servizi che potrebbero essere richiesti per il territorio. Intanto ci ha consigliato di seguire un doppio binario, oltre a quello già intrapreso di chiedere il riconoscimento di presidio di zona disagiata, anche quello di avanzare proposte che riguardano tutti i servizi territoriali che potrebbero e dovrebbero esserci a Oppido. Possiamo dire che c’è stato un proficuo dialogo e ora auspichiamo che nasca una stretta collaborazione, alla luce del fatto che, dal canto suo, ha già cominciato a tenerci aggiornati sulle varie iniziative di Comunità competente. Questo è un ottimo modo per fare rete con quelle realtà che già da tempo si occupano di queste problematiche. Loro sono 59, tra associazioni e comitati, che giornalmente si battono per la difesa dei diritti e l’applicazione dell’articolo 32 della Costituzione».

Nel ringraziare Rubens Curia per l’incontro avuto, dal quale sono emersi «tanti spunti di riflessione e soprattutto consigli che custodiremo sviluppandoli in nuove proposte da indirizzare agli organi competenti», la portavoce del Comitato ha posto l’attenzione su quanto successo subito dopo e che ha costretto il Comitato a inviare una nuova segnalazione di disservizio all’indirizzo del commissario straordinario dell’Asp Lucia Di Furia, del governatore Roberto Occhiuto e del garante regionale della Salute Anna Maria Stanganelli. Secondo quanto riferito, intorno alle 19.20 di ieri, due 14enni mentre si trovavano a bordo di uno scooter, all’incrocio tra via don Sturzo e corso Mittica, sono stati travolti da un auto che non ha rispettato lo stop. Fortunatamente i due giovani indossavano il casco e questo ha permesso loro di salvarsi la vita, dal momento che hanno riportato gravi lesioni.

Ciò che ha fatto indignare i cittadini e soprattutto il Comitato è stato l’enorme ritardo col quale è arrivata l’ambulanza. Ritardo che ha portato il Comitato a intervenire immediatamente con una Pec, nella quale veniva segnalato quanto successo. «La presente – si legge – per denunciare il cronico e inaccettabile ritardo dell’intervento del 118 in soccorso a due minorenni coinvolti in un incidente stradale. È inaccettabile e contrario a qualsiasi principio di diritto lasciare due 14enni per oltre 50/80 minuti riversi sull’asfalto ad attendere l’arrivo dell’ambulanza – una delle quali giunta in loco senza medico a bordo – sotto gli occhi increduli e preoccupati dei loro cari. Con la presente sollecitiamo una riorganizzazione della gestione dell’emergenza urgenza che tenga conto delle reali esigenze del territorio e delle caratteristiche orografiche», così come richiesto nel documento redatto dal Comitato e inviato agli stessi indirizzi, nei giorni scorsi.

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