La gestione terapeutica dei pazienti affetti da Sclerosi Sistemica Progressiva nella provincia di Reggio Calabria diventa oggetto di una segnalazione formale indirizzata al Presidente della Regione e Commissario ad Acta per la Sanità, Roberto Occhiuto. Una “lettera aperta” inviata da Nuccio Azzarà denuncia infatti “una condizione di estremo disagio e di pericolo per la salute” dei malati attualmente in carico al Grande Ospedale Metropolitano.

La Sclerosi Sistemica Progressiva è una malattia autoimmune cronica che provoca ispessimento della cute, fibrosi degli organi interni e importanti complicanze vascolari. Non esiste una cura risolutiva: la gestione clinica si basa su terapie che, se avviate precocemente, possono rallentare l’evoluzione della patologia.

Secondo quanto riportato nella lettera, i protocolli nazionali indicano come farmaco di elezione l’originator Endoprost, mentre al GOM continuerebbe ad essere utilizzato l’equivalente Iloprost. Una sostituzione che, pur rispettando il principio attivo, non risulterebbe equivalente in termini di efficacia, soprattutto per le differenti modalità di somministrazione richieste.

Azzarà segnala “un peggioramento significativo delle condizioni cliniche dei pazienti”, con la ricomparsa di ulcere digitali, dolori addominali, sindromi da malassorbimento e aggravamenti documentati da esami cardiologici e polmonari. Dalla primavera 2024, prosegue la lettera, la somministrazione dell’equivalente sarebbe stata reiterata “compromettendo in modo serio la salute e la qualità di vita dei malati”.

La nota regionale del Dipartimento Tutela della Salute – emanata proprio dopo le sollecitazioni sulla patologia – avrebbe inoltre disposto per tutte le farmacie ospedaliere l’allineamento all’uso dell’originator. Indicazione recepita da tutte le strutture, tranne il GOM, che si discosterebbe sia dalla direttiva regionale sia da un verbale aziendale interno.

Il quadro, si legge, ha portato diversi pazienti a trovarsi in attesa di terapia, con “concreto rischio di interruzione o ritardo nei trattamenti”, un fattore che incide direttamente sulla continuità terapeutica e sulla prognosi.

A rafforzare la posizione, la presenza di una prescrizione formale del Direttore dell’U.O.C. di Reumatologia, che indica chiaramente l’urgenza dell’acquisto del farmaco Endoprost 0,5 ml 0,05 mg (AIC n. 027184035). Secondo la lettera, la Direzione della Farmacia ospedaliera avrebbe “l’obbligo di legge” di procedere all’approvvigionamento in presenza di una prescrizione specialistica e della nota regionale.

Azzarà chiede dunque al Presidente Occhiuto un “intervento urgente e definitivo” affinché le cure adeguate vengano garantite e, qualora lo ritenga necessario, la disposizione di un intervento ispettivo presso la Direzione Generale del GOM, per verificare il rispetto delle normative vigenti, delle disposizioni interne e il corretto funzionamento dell’U.O.C. di Farmacia.

La lettera si conclude con la richiesta di un riscontro e con l’appello a tutelare pazienti affetti da una patologia complessa e ad alto rischio evolutivo.