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Non bastassero le carenze denunciate nelle scorse ore dal comitato civico “Difendiamo l’Ospedale” di Locri, è di oggi la notizia della sospensione, dal prossimo 2 settembre, del servizio navetta per i pazienti pendolari da piazza stazione verso il nosocomio di contrada Verga. A comunicarlo è il titolare della ditta di autonoleggi, con una lettera inviata al primo cittadino Giuseppe Fontana, in cui sottolinea «l’impossibilità di portare avanti a mie personali spese il servizio di utilità pubblica che svolgo da oltre 23 anni».
Lo scorso novembre lo stesso aveva chiesto ai 42 comuni del comprensorio un piccolo contributo mensile per mantenere il servizio di navetta stazione-ospedale senza ricevere riscontro alcuno «Non considerando assolutamente – si legge nella lettera – che lo stesso è da me svolto anticipando somme che non coprono minimamente i costi reali di gestione. Proprio per il mio attaccamento al paese ho per settimane intere trasportato i medici cubani di servizio al nosocomio di Locri, in maniera totalmente gratuita, ed anche dopo questo, non ho ricevuto nessun contributo mensile».
Una decisione che ha mandato su tutte le furie il presidente del tribunale per i diritti del malato Pino Mammoliti, il quale ha rivolto un accorato appello agli amministratori locali. «Perché nessuno di voi si muove per affrontare e risolvere questo problema? – ha tuonato l’avvocato locrese – Se ogni sindaco ritenesse gli ammalati o gli anziani i propri genitori o i propri figli, forse tutto sarebbe diverso. In questo caso (solo in questo) non sono responsabili né Occhiuto né la Di Furia. Date una risposta di amore e solidarietà verso i più deboli».

