Questa mattina il Comitato a tutela della salute dei cittadini della Piana ha inviato una PEC ufficiale alla Direzione Generale dell’ASP per chiedere rassicurazioni immediate circa il rischio chiusura del Centro di Salute Mentale di Taurianova. Si tratta di un presidio fondamentale per l’intero territorio, unico punto di riferimento per la cura psichiatrica, con oltre 13.000 prestazioni l’anno.

«La sua chiusura rappresenterebbe non solo una violazione del diritto alla salute, ma anche un colpo gravissimo all’equilibrio e alla sicurezza sociale di un’area già fragile – afferma Marisa Valensise, presidente del Comitato -.Il Centro di Salute Mentale non può essere barattato né spostato altrove. i Comuni dell’entroterra, Serrata, San Pietro di Caridà, Candidoni, Giffone, Galatro, ecc. , verrebbero di fatto esclusi da un servizio essenziale, anche per le oggettive difficoltà di trasporto e collegamento».

Accanto a questa situazione critica, gli attivisti segnalano la carenza di personale nel reparto di Psichiatria dell’Ospedale “Santa Maria degli Ungheresi” di Polistena, dove ad oggi sono rimasti solo tre medici in servizio.

«Chiediamo di sapere perché non sia stata ancora nominata la commissione per il concorso a primario di psichiatria, mentre per Reggio Calabria la procedura risulta già avviata. Chi stiamo aspettando? La sanità pubblica non può essere gestita a due velocità. Polistena e tutto il territorio meritano attenzione, risorse e rispetto. Facciamo appello a tutte le associazioni, ai comitati e ai cittadini. Uniamoci per difendere con forza questo presidio di cura. Ora è il momento che tutte le associazioni, comitati, che parlano di tutela della salute si facciano avanti».

Se non dovessero arrivare risposte rassicuranti da parte dell’ASP, il Comitato assicura che la prossima settimana terrà un sit-in davanti alla sede del Centro di Salute Mentale di Taurianova.