Reggio, verso la riapertura parziale del Lido comunale: 7 le manifestazioni di interesse per la gestione delle prime 92 cabine – FOTO e VIDEO
L’assessore Romeo: «I lavori proseguono. L’amministrazione comunale punta a fare rivivere la parte riqualificata dello storico stabilimento balneare pubblico già nel corrente mese di luglio»
In questa estate ormai inoltrata, sta sfidando il tempo l’amministrazione comunale di Reggio Calabria. Ferma è l’intenzione di rendere fruibile la parte bonificata e riqualificata dello storico lido comunale, nella misura di 92 cabine sulle quasi 800 totali, per il corrente mese di luglio. Si tratta del primo blocco accanto al teatro dell’Arena Lido, anch’esso da riqualificare e ripristinare.
I lavori, finanziati con circa un milione e mezzo di fondi del programma operativo complementare di azione e coesione città metropolitane, detto Poc Metro, stanno procedendo. Procede anche l’iter di verifica delle sette manifestazioni di interesse pervenute per la gestione esterna fino a ottobre.
L’intervento inizierà a restituire alla città il primo stabilimento balneare nato nel Sud Italia, realizzato nella rada Giunchi di Reggio Calabria negli anni Venti e da tempo in preda all’abbandono.
Il riscatto dal degrado
Da anni la struttura è in stato di forte e avanzato degrado, coacervo di marginalità, segnato da cedimenti strutturali, microdiscariche disseminati, cabine vandalizzate e in condizioni igienico sanitarie allarmanti. La memoria del luogo pulsante di vitalità e socialità che fu, inizia ad essere riscattato dalle prime 92 cabine bonificate e riqualificate, che presto saranno date in gestione.
«Il primo lotto sarà a breve completato. Parallelamente – spiega l’assessore comunale con delega specifica al Lido, Carmelo Romeo – la Soprintendenza è al lavoro per mandare a gara un altro lotto da due milioni e mezzo di euro. Sono stati già acquisiti tutti i pareri positivi alla conferenza dei servizi e vorrei sottolineare che abbiamo lavorato molto a un progetto unico di concerto con la stessa Soprintendenza.
Ci saranno poi i tre milioni di euro dell’emendamento Cannizzaro, del Ministero della Cultura, per completare la riqualificazione dello stabilimento pubblico nella sua interezza». Intanto l’Amministrazione intende dare alla cittadinanza un segnale chiaro di ripresa della zona e di riscatto dello stabilimento che si avvicina, anche se il percorso non sarà breve, a tornare al centro dell’estate in riva allo Stretto.
La prospettiva di rinascita
«I lavori stanno procedendo. Consegneremo alla città una porzione del Lido che riprodurrà su scala minore ciò che diverrà quando tutte le cabine saranno riqualificate. Un imponente pannello mostra, tramite un rendering, lo stabilimento che sarà. Stiamo intervenendo anche con un’ingente pulizia della spiaggia antistante e sulla manutenzione di palme e alberatura da sempre caratteristiche dell’area. L’amministrazione tutta, di cui è espressione la giunta che a me ha affidato una delega specifica per questa opera, e gli uffici sono impegnati per il conseguimento di questo primo importante risultato.
Il nostro obiettivo è quello di potere affidare alla gestione esterna, per la quale abbiamo optato, nel momento in cui i lavori saranno completati. La struttura non resterà così incustodita. Dopo la stagione, si proseguirà con gli altri lotti. La dotazione finanziaria ci consente di intervenire solo sulle cabine e non anche sulla torre Nervi. Per recuperare e ripristinare quella struttura stiamo valutando altre strade, come per esempio quella di un partenariato pubblico-provato». Così conclude l’assessore comunale con delega specifica al Lido, Carmelo Romeo.
L’iter di riqualificazione
Con 92 cabine (delle oltre 780 totali distribuite su due piani e su una superficie totale di 28 mila e 500 metri quadrati), un blocco servizi igienici (uomini, donne, portatori di handicap), due blocchi docce e passarelle in legno, uno/due chioschi omologati da istallare sulla spiaggia (dimensioni 3m x 3m) tra qualche settimana, seppure parzialmente, inizierà a rivivere lo storico lido comunale.
Il progetto definitivo/esecutivo dell’intervento di riqualificazione del verde e delle cabine e bonifica e dell’area esterna del Lido comunale è stato approvato in giunta comunale già nell’ottobre del 2022 con un importo di 1milione e mezzo di euro attinti dal Pon Metro 2014/2020 (prima React-Eu). Nell’ottobre del 2023 è stata approvata l’ultima rimodulazione del piano degli interventi da realizzare con il Programma Operativo Complementare di Azione e Coesione Città Metropolitane 2014-2020 (Poc Metro). Tra i 225 contemplati, era incluso anche quello del Lido comunale.
La storia
Fu costruito intorno agli anni Venti, su impulso dell’allora sindaco di Reggio Calabria, l’ammiraglio Giuseppe Genoese Zerbi, il lido comunale Zerbi, o semplicemente Lido comunale. Fu il primo stabilimento balneare nel sud Italia. Nei decenni si affermò come punto di ritrovo e sede di manifestazioni artistiche, sportive e culturali. Il suo celebre simbolo era la rotonda, con le sue vetrate sul mare.
Dalla Seconda Guerra Mondiale rimase chiuso fino al 1962. Poi negli anni Settanta una stagione di rinascita. Qualche anno dopo i moti, nel 1974 fu la location per l’edizione di Miss Italia in cui fu eletta Loredana Piazza. Negli anni Settanta l’ingegnere Pier Luigi Nervi progettò l’omonima torre. Un edificio poligonale a tre piani affacciato sul mare e destinato a sostituire la rotonda e a divenire centro di attrazione commerciale e di intrattenimento.
La gestione esterna ma con indicazioni sui prezzi al pubblico
Il termine di scadenza per le manifestazioni di interesse per la gestione era fissato per lo scorso giovedì. Sono state sette quelle presentate. Adesso sono al vaglio degli uffici. Saranno presto individuati gli operatori economici idonei da invitare alla successiva procedura negoziata, senza bando. Il criterio sarà quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa per l’affidamento in concessione dei servizi da svolgersi presso lo stabilimento balneare “Lido Comunale Genoese Zerbi – stagione balneare 2024”. Una concessione sulla quale non influirà la condizione di balneabilità delle acque, il cui accertamento non è di competenza comunale.
La gestione avverrà in un’ottica di finanziamento (come indicato nella delibera di Giunta del 21 giugno 2024) derivante dalle entrate. Il ticket d’ingresso giornaliero alla struttura l’utilizzo delle 92 cabine, di uno-due chioschi per la somministrazione di alimenti e bevande. Il noleggio di ombrelloni, sdraio, canoa e pedalò ai fruitori del Lido e i eventuali servizi aggiuntivi proprosti all’utenza (es. corsi di fitness in spiaggia, animazione per bambini, ecc…). Visto che trattasi di un lido comunale, dunque pubblico seppure da affidato a gestione esterna, l’amministrazione comunale non ha optato per un canone. Piuttosto l’avviso di indagine di mercato ha fornito alcune indicazioni di massima sui prezzi da applicare per i servizi:
Ingresso giornaliero 2 euro (luglio, settembre e ottobre) e 3 euro (agosto). Cabina (max n. 5 persone) 200 euro al mese (luglio e settembre) e 250 euro al mese (agosto) e 100 euro al mese (ottobre). Ombrellone e una sdraio 8 euro al giorno (luglio e settembre), 10 euro al giorno (agosto) e 6 euro al giorno (ottobre). Per ogni sdraio in più fino ad un massimo di tre per ombrellone a 2 euro al giorno.
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