La strada è ancora lunga ma qualche risultato è stato conseguito. La legge regionale in vigore dal 2012 per garantire una migliore assistenza ai cittadini affetti da malattia celiaca, tra cui l’utilizzo di documenti di spesa, per le forniture di prodotti senza glutine a carico del Servizio Sanitario Regionale, ha iniziato a essere attuata soltanto dieci anni dopo portando beneficio ai celiaci calabresi.

Secondo l’ultima relazione ufficiale del ministero della Salute risalente al 2023, sono 7108 in Calabria i celiaci diagnosticati. Dato in crescita nel 2024 anche se ancora non vi è ufficialità. «Resta necessaria l’opera di sensibilizzazione della comunità e anche quella dei medici di base e i pediatri chiamati ad attenersi alle linee guida ministeriali. La celiachia, malattia autoimmune multifattoriale, esattamente da 20 anni malattia non più rara ma cronica, causata dall’assunzione di glutine, è condizione con la quale si può convivere serenamente e non uno stigma. La ricerca ha contribuito a superare la vecchia letteratura scientifica che tendeva ad associare la malattia ai soli sintomi manifestati dall’intestino per l’intolleranza al glutine. Oggi la pelle, i capelli, i denti e le unghie possono anche rivelare la presenza di questa patologia. Dunque è necessario andare ancora avanti con la ricerca e l’informazione scientifica, per incidere sulla tempestività della diagnosi». Lo ha sottolineato Anna Cannizzaro, consigliera nazionale della federazione Celiachia, past president dell’Aic Calabria, ospite del format A tu per tu presso gli studi del Reggino.it.

La settimana nazionale della Celiachia

È in corso anche quest’anno la settimana nazionale della Celiachia, giunta all’undicesima edizione (con iniziative in tutta la regione) e dedicata a concentrare una serie di iniziative di sensibilizzazione ad ampio raggio e non rivolte solo per i celiaci. Sul fronte del cibo e della ristorazione, che restano ambiti principali ma anche trasversali per contrastare le forme di emarginazione e isolamento e generare inclusione e coesione sociale, tra le iniziative il progetto di sensibilizzazione In fuga dal glutine rivolto alle scuole e ritorna Kalavria senza glutine rivolto agli istituti alberghieri. In collaborazione con i Comuni e con le più importanti aziende della ristorazione collettiva, anche l’iniziativa “Tutti a tavola, tutti insieme: le giornate del menu senza glutine” che prevede l’organizzazione di un pasto senza glutine per tutti nella mensa delle scuole dell’infanzia e primaria. Una iniziativa che qualche anno fa proprio la Calabria, introducendo una best practice, ha proposto anche all’università.

La best practice calabrese con le Università

«Siamo particolarmente contenti di poter annunciare che la best practice introdotta dalla Calabria quest’anno ha registrato la partecipazione di tutti e tre gli atenei calabresi. Il menù senza glutine sta coinvolgendo 2150 persone. Risultati in crescita anche sul fronte delle scuole con picchi a Catanzaro e Reggio, dove sono rispettivamente 6120 e 4255 i menù senza glutine degustati. Seguono Cosenza con 2800 e Vibo Valentia con 1225», ha spiegato ancora Anna Cannizzaro, consigliera nazionale della Federazione Celiachia.

Sotto il motto «Insieme possiamo scalare le montagne», Aic Calabria proponendo in questi giorni un programma che alterna formazione specialisticaincontri divulgativilaboratori praticispazi per i più piccoli e momenti di convivialità senza glutine. Le finalità restano quelle della sensibilizzazione, della prevenzione e della divulgazione dedicato alla malattia celiaca. 

«L’attenzione al proprio pasto non implica emarginazione o esclusione per consumarlo. Dunque occorre tranquillizzare su questi aspetti che generano ansie ingiustificate. È una malattia ma si può e si deve convivere serenamente in mezzo agli altri. Dateci una mano a diffondere questa consapevolezza che farà crescere tutta la comunità», ha concluso Anna Cannizzaro, consigliera nazionale della Federazione Celiachia.