L’emozione di Francesco, Alfiere reggino della Repubblica, insignito da Mattarella: «Un’esperienza intensa incontrare il Presidente»
Al Quirinale questa mattina la cerimonia di consegna delle 29 onorificenze. Il Capo dello Stato: «In Italia, tante altre ragazze e ragazzi interpretano la normalità in maniera positiva, come voi, spendendosi per aiutare chi è in difficoltà e impegnandosi per il bene comune. Voi qui, oggi, li rappresentate e ne siete espressione»

Sulle nuove vie della Solidarietà c’è anche il reggino Francesco De Marco, appena insignito dell’onorificenza di Alfiere della Repubblica dal presidente Sergio Mattarella.
Il riconoscimento è riservato a giovani che si siano distinti nello studio, in attività culturali, scientifiche, artistiche, sportive, nel volontariato oppure hanno compiuto atti ispirati a senso civico, altruismo e solidarietà. “Nuove vie per la solidarietà”, è stato il tema che ha ispirato la scelta dei giovani insigniti in questa edizione che ha visto protagonista anche un altro giovane calabrese, Francesco Mazza di Lamezia Terme.
La motivazione dell’onorificenza
«Francesco DE MARCO, 19/11/2006, residente a Reggio Calabria – Per aver soccorso una coppia di coniugi che rischiava di annegare. Il salvataggio ha richiesto coraggio e tempismo viste le cattive condizione del mare», questo si legge nella motivazione per la quale il diciottenne, sedicenne all’epoca dei fatti risalenti all’estate 2023 nel ragusano, questa mattina, accompagnato da mamma Stefania e papà Pietro, è stato insignito dell’onorificenza di Alfiere della Repubblica dal presidente Sergio Mattarella.
Al giovane studente del liceo scientifico Leonardo Da Vinci di Reggio Calabria e calciatore della Pro Pellaro, uno dei 29 attestati d’onore di “Alfiere della Repubblica” consegnati in occasione della cerimonia condotta dall’attore Matteo Oscar Giuggioli.
L’emozione immensa
«È stata davvero una grande emozione. Ancora devo realizzare di avere incontrato il presidente della Repubblica. Stamattina ero molto teso. Lo eravamo tutti al pensiero di incontrarlo. Prima della cerimonia – racconta Francesco De Marco – ho scambiato qualche parola con gli altri ragazzi, anche con l’altro calabrese Francesco Mazza.
Poi il Presidente con la sua gentilezza e la sua solarità ci ha messo a nostro agio. Era contento di essere tra i giovani e ci ha trasmesso la tranquillità di cui avevamo bisogno. Non dimenticherò la sensazione forte al momento della sua stretta di mano e dei suoi complimenti per il mio gesto che mai avrei immaginato mi avrebbe portato al Quirinale. Sono giovane ma credo di poter affermare che resterà un momento davvero indimenticabile.
Una giornata da incorniciare per me e per i miei genitori che mi hanno accompagnato, per la sorellina Giulia che ho già sentito al telefono e alla quale stasera racconterò tutto. Lo stesso farò con gli altri miei familiari e amici che mi stanno inondando di messaggi. Un momento davvero significativo reso ancora più intenso dalla partecipazione di tutte le persone che mi vogliono bene». Questo ha raccontato Francesco De Marco che sa di avere vissuto un momento memorabile della sua vita anche se è incredulo. La sua azione come, ci ha già raccontato, è stata per lui naturale. Incarna a pieno lo spirito dell’iniziativa del Quirinale, come ha spiegato il presidente Mattarella nel suo discorso introduttivo.
Il bello della normalità
«Credo che tutte voi e tutti voi, quando avete avuto la notizia di essere stati designati come Alfieri, siate rimasti sorpresi, qualcuno forse anche incredulo. Questo conferma la bontà delle scelte fatte, perché la vostra reazione ha dimostrato che considerate quel che avete fatto, le iniziative assunte, le scelte fatte, i comportamenti adottati, come normali. E questa è la verità: siete persone normali, che interpretano la normalità in maniera positiva.
Come voi, in Italia, tante altre ragazze e ragazzi lo fanno. Voi qui li rappresentate, ne siete espressione, perché si tratta di interpretare la vita in maniera positiva, in maniera in cui si avverte la necessità e la capacità di superare le difficoltà proprie – quelle di salute o di altro genere – di aiutare gli altri a superarle, di spendersi per aiutare chi è in difficoltà, di impegnarsi per il bene comune, per la ricerca di condizioni migliori per tutti. Vedete, quello che avete fatto qui viene sottolineato e trasmesso come messaggio».
La citazione di Aldo Moro: «Il bene non fa notizia ma c’è»
«C’è un vecchio detto, secondo il quale – ha proseguito il presidente Mattarella – le cattive notizie corrono più veloci di quelle buone. In realtà è vero in parte, Aldo Moro, oltre 50 anni fa, scriveva che “il bene non fa notizia ma c’è”. E questo è vero, ma noi qui vorremmo, questa mattina, come altre volte è avvenuto, evitare che ci si rassegni a questa sorta di supremazia delle cattive notizie e indicare che – quale che sia la velocità con cui trasmettono – quelle positive sono più solide, perché appunto consolidano la società, la vita comune, la irrobustiscono, consentono di progredire».
«Negli ultimi anni – ha detto ancora la Presidenza della Repubblica- l‘idea di solidarietà si è evoluta integrando nuove tecnologie, approcci sostenibili e un maggior coinvolgimento delle comunità. E i giovani, in particolare, sono oggi protagonisti di una solidarietà moderna che riflette uno spirito dinamico, creativo e tecnologico. Un riconoscimento con il quale intendiamo simbolicamente evidenziare quel numero indefinito di giovani che si impegna e lavora alacremente nella vita quotidiana, contribuendo ogni giorno a nutrire quell’insieme di valori che costituisce l’elemento propulsivo fondamentale per la nostra società», ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Ecco gli alfieri di questa edizione:
- Maddalena Albiero, 18 anni, di Bardolino, in provincia di Verona
- Giada Baltieri, 17 anni, di Caldiero, in provincia di Verona
- Michele Barbatelli, 19 anni, di Appignano, in provincia di Macerata
- Niccolò Bartolacelli, 18 anni, di Serramazzoni, in provincia di Modena
- Tommaso Caligari, 19 anni, di Cressa, in provincia di Novara
- Angela Calise, 19 anni, di Caserta
- Gabriele Ciancuto, 13 anni, di Amelia, in provincia di Terni
- Sara Cozzolino, 17 anni, di Napoli
- Francesco De Marco, 18 anni, di Reggio Calabria
- Giorgia Fabris, 15 anni, di Trieste
- Samuel Massa, 16 anni, di Fossacesia, in provincia di Chieti
- Maria Letizia Mello, 19 anni, di San Pietro in Lama, provincia dei Lecce
- Riccardo Folli Ruani, 14 anni, di Imola, in provincia di Bologna
- Beatrice Orlandi, 19 anni, di Asti
- Francesco Mazza, 17 anni, di Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro
- Edoardo Levanja, 13 anni, di Monterotondo, in provincia di Roma
- Erik Kokoshi, 12 anni, di Verona
- Camilla Aurora Fanelli, 21 anni, di Milano
- Claudia Pais, 19 anni, di Sassari
- Bianca Perrone, 12 anni, di Trepuzzi, in provincia di Lecce
- Francesco Pratesi, 18 anni, di Greve in Chianti, in provincia di Firenze
- Giulio Prodan, 17 anni, di Trieste
- Niccolò Ricci, 16 anni, di Carrara
- Martina Romiti, 19 anni, di Roma
- Chiara Runfolo, 17 anni, di Palermo
- Serena Simonato, 18 anni, di Cavenago di Brianza, in provincia di Monza
- Diego Vergani, 15 anni, di Lentate sul Seveso, provincia di Monza
- Marta Virdis, 20 anni, di Villanova Monteleone, in provincia di Sassari
- Davide Zilli, 13 anni, di Osio Sopra, in provincia di Bergamo
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