Questa mattina, in Piazza Italia a Reggio, si è svolta una manifestazione per denunciare le irregolarità nella gestione dell’assegnazione degli alloggi popolari. L’evento, promosso da un’associazione impegnata nella tutela dei diritti dei cittadini, ha visto la partecipazione di numerosi nuclei familiari esclusi ingiustamente dalla graduatoria.

Il problema riguarda il recente provvedimento del Settore Alloggi Popolari del Comune, che ha comunicato la decadenza del diritto all’assegnazione a otto famiglie, nonostante queste rispettino i requisiti di legge. Dopo tre anni dalla pubblicazione della graduatoria del bando 2019, l’amministrazione ha infatti adottato un’interpretazione controversa della normativa regionale, applicando un criterio di reddito riferito all’anno del bando anziché a quello attuale.

Secondo la legge regionale n. 32/1996, modificata nel 2023, il limite di reddito ISEE per l’accesso agli alloggi popolari è di 10.500 euro, valore che le famiglie escluse rispettano. Tuttavia, il Comune ha deciso di applicare il limite vigente nel 2019, in contrasto con quanto stabilito dall’articolo 12 della stessa legge, che prevede che il requisito del reddito debba essere verificato alla data di assegnazione e non alla data del bando.

Giacomo Marino, presidente dell’associazione Un Mondo di Mondi, è intervenuto sulla questione dichiarando: «Siamo venuti a conoscenza di queste irregolarità e siamo intervenuti tempestivamente per fare presente che la legge dice altro. Infatti, il limite da considerare per l’assegnazione è quello vigente oggi, non quello che era in vigore nel 2019. Non più in vigore perché la legge è stata modificata nel 2023 e otto famiglie hanno ricevuto la lettera di decadenza. Ci preoccupiamo di quelli che noi non conosciamo, che hanno accettato di perdere il diritto all’abitazione. Siamo scesi in piazza per lanciare un appello al Comune per correggere l’errore e speriamo che gli organi preposti correggano in tempi brevi senza dover andare al ricorso al Tar, perché altrimenti queste famiglie non avranno dove andare».

I manifestanti hanno chiesto con forza un intervento immediato da parte del Sindaco e della Dirigente del Settore ERP affinché venga riconosciuto l’errore e annullata la decadenza notificata per sbaglio. L’appello è rivolto anche alle altre famiglie vincitrici del bando 2019: chiunque abbia ricevuto una comunicazione di decadenza nonostante il proprio ISEE rientri nei parametri vigenti è invitato a presentare opposizione.