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L’idea dell’Area dello Stretto sostenuta dal Comitato Civico “Rhegion” / “Messana” frutto della sinergia tra i due territori coincidenti con le due Città Metropolitane di Messina e di Reggio Calabria, per la costruzione di un percorso, non può prescindere dalla gestione del turismo in maniera congiunta sia per gli sport estivi che invernali – pronostica l’avv. Gabriele Trimboli quale coordinatore dello stesso Comitato. Per questo motivo serve una nuova architettura istituzionale al fine di una gestione associata di alcuni servizi (trasporto urbano integrato e turismo nell’area dello Stretto) di natura consortile, in favore di una migliore qualità della vita di tutta la cittadinanza, messinese e reggina. Perciò auspichiamo – afferma l’avv. Gabriele Trimboli quale coordinatore del costituito Comitato Civico “Rhegion” / “Messana” – di potere portare avanti quest’idea, in sinergia con le istituzioni locali ed nazionali.
L’obiettivo di un nuovo ente consortile per i trasporti dello Stretto ed i servizi turistici da offrire all’utenza può essere valutato ed attuato a mezzo dell’istituzione di una Commissione di studio “congiunta”, con componenti esperti anche esterni alle assemblee metropolitane, da nominarsi da parte dei due enti sovra comunali di Messina e Reggio Calabria – sottolinea l’Avv. Gabriele Trimboli – così da essere tempestivi, nell’avviare questo percorso virtuoso che prenderebbe spunto dai fatti concreti dell’ultimo anno.
Da ultimo non possiamo non citare “l’oro bianco” di Gambarie, cioè le piste da sci del comprensorio reggino dell’Aspromonte che dovrebbero essere affidate alla gestione dell’Azienda di Trasporto Pubblico Regionale: “Ferrovie della Calabria Srl”, in modo analogo a quanto già avviene per gli impianti cosentini della Sila, tenuto conto dell’indotto turistico connesso agli sport da neve che coinvolgono l’intera area dello Stretto, con una potenzialità di oltre 1 milione di abitanti, oggi ancora più facilmente raggiungibili con la strada a scorrimento veloce GA-GA in 15 minuti da Gallico Marina, frazione di Reggio Calabria – continua il referente Avv. Gabriele Trimboli.
L’anno prossimo, infatti, sarà determinante, senza dubbio, la campagna referendaria per dare un “colpo di reni” e far sussultare dal torpore il Meridione e l’area dello Stretto, con una potenzialità di oltre 1 milione di abitanti, la più importante a Sud di Napoli, dallo “scippo dei ricchi nordisti”, così nasce la necessità di sensibilizzare la popolazione per l’affluenza e la partecipazione al referendum nel 2025, recandosi alle urne contro l’autonomia differenziata, già asfaltata e “smontata pezzo per pezzo” nelle parti “eversive” dell’unità ed indivisibilità della Repubblica, Italiana, dalla Corte Costituzionale (Corte cost., sent. 14 novembre – 3 dicembre 2024, n. 192), fare quorum, cioè il 50% + 1 degli aventi diritto al voto.
Ciò è fondamentale per tutelare i bisogni primari del nostro meridione sui diritti sociali (sanità ed istruzione pubblica, salari omogenei, grandi infrastrutture pubbliche per un diritto alla mobilità “accessibile a tutti” e “sostenibile”, ect) contro coloro che da 30 anni, con il 4,5% dei consensi calcolato sugli aventi diritto al voto nel collegio senatoriale di Milano – Porta Venezia – Buenos Aires (dato reale delle elezioni 2022) hanno cancellato la “questione meridionale” dall’agenda di qualunque Governo nazionale

