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Si è conclusa con successo all’Ethicando Gallery di Milano la mostra personale dal titolo (UN)COLORS dell’artista Patrizia Lombardo, con la curatela del critico d’arte Marco Eugenio Di Giandomenico. La mostra, inaugurata lo scorso 6 febbraio, ha registrato la partecipazione di un folto pubblico di collezionisti, istituzioni, giornalisti, esperti e appassionati d’arte.
Tra i partecipanti la giornalista Lina Sotis, il musicista Roberto Cacciapaglia, il Sostituto Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Milano Giuseppe De Benedetto, il direttore di Palazzo Reale di Milano Domenico Piraina, il giornalista Piero Colaprico, lo scrittore Antonio Quatela e vari dirigenti del Comune di Milano. Le opere di Patrizia Lombardo sono state apprezzate negli affascinanti spazi espositivi milanesi di Ethicando Gallery, concepiti dal critico d’arte Marco Eugenio di Giandomenico come “salotto galleria”, evocando un format fruitivo dell’arte di matrice settecentesca e ottocentesca, oggi tornato in gran voga in Europa e negli USA per un pubblico selezionato che desidera un contatto diretto con l’artista e il curatore in un contesto ristretto di convivialità e di networking culturale. L’esposizione ha compreso 15 opere di pittura realizzate dall’artista nell’ultimo decennio, ed è stata promossa dalla piattaforma di comunicazione internazionale Betting On Italy (BOI) e da Estro Digitale.
«Nella mission di un critico e curatore d’arte – ha commentato Marco Eugenio Di Giandomenico – oltre all’ermeneutica delle opere d’arte c’è la selezione e la promozione di artisti, che spesso non hanno maturato una reale consapevolezza creativa. La mostra (UN)COLORS da un lato ha reso fruibile al pubblico selezionato la produzione artistica di Patrizia Lombardo, dall’altro ha inciso notevolmente sulla presa di coscienza, da parte dell’artista, di un percorso creativo e artistico che vede proprio nella mostra in questione una sorta di start up di un auspicabile brillante futuro produttivo ed espositivo».
Nel testo critico a firma del curatore si legge: «Nei dipinti di Patrizia Lombardo l’approccio decorativo subisce la de-formazione di un caos che cerca di captare l’invisibile nel visibile. I gradienti cromatici costituiscono nuove presenze pittoriche, che quasi immediatamente annullano, nell’occhio dell’osservatore, le apparenti trasposizioni di somiglianza. L’iniziale intento narrativo/illustrativo è negato dalle forze creative che scaturiscono da un magma interiore di profonda sofferenza dell’artista. Il colore magenta, nelle sue varie tonalità, nasce da un diagramma ridotto al minimo, che potrebbe rischiare di scomparire sotto la pressione di una creatività che vuole espandersi, ma trova resistenze espressive nel complesso mondo interiore. Per quanto la Lombardo si dedichi da decenni alla pittura, solo nella sua produzione artistica più recente il fuoco creativo comincia realmente a defluire, trovando auspicabilmente nel futuro la sua migliore espressione, sulla scia di momenti espositivi riequilibranti le contrastanti forze in atto, senz’altro forieri di nuove consapevolezze».
Chi è Patrizia Lombardo
Patrizia Lombardo, classe 1968, originaria di Ardore, si diploma in Decorazione all’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria nel 1989. All’inizio degli anni duemila si trasferisce a Milano, ricoprendo interessanti ruoli di promozione culturale, artistica e di valorizzazione territoriale presso varie istituzioni culturali del Comune di Milano, tra cui il Castello Sforzesco, Palazzo Reale e Palazzo Marino, solo per citarne alcuni. Da sempre dedicata alla ricerca espressiva cromatica, focalizza nella pittura il suo linguaggio creativo prioritario. Sempre nel 2025 è prevista una mostra personale dell’artista in Calabria con il patrocinio di istituzioni pubbliche e con la partecipazione di esponenti della cultura e dell’arte di rilevanza nazionale.

