Alla famiglia Chiaravalloti, mi legano decenni di rapporti di stima e di amicizia. Il presidente Chiaravalloti “Peppino”, come lo chiamava mio padre, era da lui apprezzato come magistrato prima e come politico poi.  Questo forte legame è stato poi trasmesso a noi figli. Caterina, (Katia per gli amici) figlia del Presidente Chiaravalloti ,anche Lei autorevole magistrato ,è una mia amica con la A maiuscola: differente nel carattere dal padre -lui diplomatico, lei istintiva nelle relazioni- ma entrambi di profonda cultura giuridica e direi, per il Presidente Chiaravalloti, cultura a 360 gradi. Soprattutto veri amici e veri signori.

Nel periodo in cui ricoprivo il ruolo di Consigliere Comunale di Roma Capitale, ho coinvolto più volte il Presidente Chiaravalloti in convegni di carattere culturale, ricordo ancora la presentazione del libro di padre Stefano de Fiores :”La Madonna in Michelangelo” nel corso della quale ha affascinato i partecipanti con eruditi approfondimenti sull’ universo femminile raffigurati da Michelangelo nella cappella Sistina.

Era un uomo di altri tempi, spesso traduceva in versi episodi che lo avevano colpito e coloriva i personaggi che aveva incontrato nella sua carriera politica e professionale.

Un vero piacere ascoltarlo. Sempre disponibile ad aiutare gli altri, mi aveva chiamato poco tempo fa, appena nominato Console Onorario del Regno del Marocco,per perorare la causa di una sua conoscente marocchina residente in Calabria.