«Il 27 gennaio del 1945, con l’abbattimento dei cancelli del campo di sterminio di Auschwitz, si poneva fine all’Olocausto, una delle pagine più buie e assurde della storia dell’umanità.
Morte, fanatismo, sospensione del vivere civile imperversarono per anni in Europa e in Italia. Tra i campi di concentramento anche quello calabrese di Ferramonti, nel Comune di Tarsia in provincia di Cosenza.

Nel celebrare il ’Giorno della Memoria’ – scrive in una nota Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria – ricordiamo lo sterminio del popolo ebraico, le leggi razziali e tutte le vittime della follia nazista.
A 80 anni di distanza da quel giorno è doveroso tenere alta la memoria, affinché non si ripetano mai più simili sciagure e per affermare quotidianamente una cultura della convivenza e della pace».