Una giornata all’insegna del bel canto, quella vissuta dagli studenti delle quarte classi del Polo Liceale di Locri “Zaleuco – Oliveti - Panetta – Zanotti”, guidato dalla dirigente Carmela Rita Serafino, che, venerdì 21 Novembre, si sono recati al Teatro “Francesco Cilea” di Reggio Calabria per assistere alla “Traviata” di Giuseppe Verdi, accompagnati dai docenti: Teresa Condò, Beatrice Bumbaca, Francesca Parrotta, Patrizia Guazzoni, Michele Carpentieri, Agata Mammoliti, Federica Diano, Renato Lizzi (docente in pensione), Maria Teresa Calautti, Rocco Ermidio, Giuseppe Tassone, Marilisa Lombardo, Emma Novembre, Teodoro Vadalà, Rossana Totino, Anna Maria Mittica, Teresa Scordo, Roberto Schirripa, Maria Giovanna Cotroneo, Annalisa Franchina, Maria Caccamo, Valentina Vincenza Timpano, Greta Alvaro, Rosa Maria Ritorto, Natale Maio, Rocco Di Gori, Drusiana Foti.

Anche quest’anno è tornato l’appuntamento con “Scuole all’Opera”, in collaborazione con l’Orchestra del Teatro “Francesco Cilea” e con il supporto del Ministero della Cultura – Dipartimento Generale dello Spettacolo. La nuova produzione, curata dal Direttore Artistico e Concertatore dell’opera, Alessandro Tirotta, è stata studiata per coinvolgere i giovani e accompagnarli in un percorso di avvicinamento al melodramma, ormai riconosciuto anche a livello ministeriale.

Sul palcoscenico artisti che vantano esperienze nei teatri più prestigiosi, come il Teatro alla Scala di Milano, l’Arena di Verone, Il Maggio Fiorentino, il Teatro Massimo di Palermo, il Teatro la Fenice di Venezia, oltre a produzioni a new York, Tokyo e in molte altre capitali della lirica. La storia di Violetta, emblema di un amore sofferto ed infinito, è stato al centro di uno spettacolo che ha unito emozione, musica e scenografia di alto livello, con l’obiettivo di formare un nuovo pubblico e stimolare interesse verso la cultura. La Traviata trasmette quel sentimento contraddittorio, che è l’amore, che innalza fino al cielo e, con la stessa intensità, fa toccare il fondo. Giuseppe Verdi, il compositore italiano per eccellenza, trasformò la storia della protagonista, Violetta, in un dramma senza confini di tempo e spazio, dove il destino della “Traviata” è legato alle grandi domande dell’esistenza umana, al successo e al fallimento dell’amore.

Un’opera iconica, che tanto ha influenzato la storia della cultura italiana, per la lezione che continua a trasmettere: l’amore autentico può portare a grandi sacrifici, e che la società spesso giudica e condanna chi non si conforma alle sue regole. La figura di Violetta mostra anche il contrasto tra apparenza e realtà, tra la vita di lusso e la profonda sofferenza, e sottolinea il prezzo dell’amore, della dignità e del sacrificio, soprattutto per una donna, vista come “caduta” dalla società. L’Opera, in definitiva, rappresenta la lotta tra il desiderio di libertà e la necessità di conformarsi alle convenzioni sociali, un tema universale, che risuona ancora oggi. Un plauso al Polo Liceale di Locri, sempre attento a quei momenti di alta levatura culturale e formativa, necessari per una crescita consapevole e mai banale. “L’Opera fa parte integrante della cultura italiana, non andrà mai fuori moda. Ci saranno sempre un pianoforte e una bella voce a rallegrare i nostri cuori” (Katia Ricciarelli)