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Philippe Bosset, storico brand francese di corde di alta qualità, è orgoglioso di annunciare il lancio della nuova collezione di corde per chitarra classica, sviluppata in collaborazione esclusiva con il rinomato chitarrista calabrese Domenico Carere. Questa collezione unisce tradizione e innovazione grazie alla sinergia tra l’expertise artigianale di Philippe Bosset e la sensibilità musicale di Domenico Carere, offrendo un’esperienza sonora senza precedenti.
Realizzate artigianalmente con materiali selezionati in nylon, carbonio e titanio, queste corde rappresentano un traguardo innovativo per i chitarristi che desiderano precisione, proiezione e una resa tonale unica. Disponibili sia in tensione media che forte, le corde rispondono alla ricerca di Domenico Carere di un suono potente e vibrante, capace di esprimere al meglio la profondità e le sfumature delle sue interpretazioni.
«Queste corde sono l’essenza del suono che ho sempre cercato, uno strumento che traduce con purezza ogni emozione. Insieme a Philippe Bosset – ha dichiarato Domenico Carere – abbiamo creato un prodotto che non è solo una scelta tecnica, ma una vera esperienza musicale per ogni chitarrista classico. Volevo creare corde che offrissero un equilibrio perfetto tra precisione e anima. Quando suono, cerco un suono che possa trasmettere intensità emotiva senza compromessi. Philippe Bosset ha compreso esattamente questa esigenza, e insieme abbiamo sviluppato corde che permettono al musicista di esprimersi liberamente. Sicuramente, una grande proiezione sonora e una risposta immediata, che si adattano al tocco e allo stile del musicista. Le tensioni media e forte, unite ai materiali in nylon, carbonio e titanio, consentono di esplorare una varietà di timbri, perfetti per ogni genere di brano classico. Credo possano aiutarli a sviluppare una maggiore sensibilità verso il suono. Una buona corda non solo amplifica la tecnica, ma permette di comprendere e migliorare il proprio timbro personale. Spero che possano essere ispirati a trovare il loro ‘suono’, grazie a corde capaci di restituire fedelmente ogni dettaglio della loro interpretazione».

