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In attesa di sabato, quando con la posa della prima pietra, inizieranno i lavori del Museo del Mare di Zaha Hadid, il sindaco Giuseppe Falcomatà in compagnia dei suoi assessori ha fatto un giro nei cantieri in città. A parte quello del Parco Lineare Sud, di gran lunga il più datato per via delle, a volte incomprensibili, lungaggini che lo hanno caratterizzato, notizie e chiarimenti arrivano anche per il cantiere dell’ex cinema Orchidea e per quello che interessa il tratto iniziale del Lungomare.
Per quanto riguarda il cantiere che vedrà nascere il “Mediterranean Cultural Gate”, molte segnalazioni sono arrivate per segnalare la permanenza in loco delle macerie. In realtà queste ultime vengono classificate per il riutilizzo, quindi c’è una fase in cui le macerie vengono lasciate sul posto per poi essere catalogate ed eventualmente riutilizzate per fare il cosiddetto Magrone che è “un calcestruzzo “magro”, ovvero realizzato con quantitativi ridotti di cemento, e una curva granulometrica degli inerti a dimensione abbastanza grossa”. Lo scopo del magrone nell’utilizzo come sotto fondazione è quello di costituire un piano orizzontale e pulito per il posizionamento dei ferri d’armatura delle fondazioni.
Per quanto riguarda invece i lavori che ormai dall’estate scorsa stanno interessando la parte a sud del Lungomare le lungaggini sono dovute a questioni più che altro burocratiche. Intanto l’amministrazione è dovuta intervenire con un una variante al progetto originale, c’è da considerare il reperimento della cosiddetta pietra reggina, chiara, che viene utilizzata per il rivestimento, e la piantumazione di nuovi alberi.
Ma non solo, si sta intervenendo anche sull’impianto elettrico che si sta facendo interamente nuovo, ed in più è stata chiesto anche alla Soprintendenza lo spostamento della “colonna di Valentino”, per posizionarla proprio all’inizio del Lungomare, in un posto più visibile e dignitoso rispetto a dove è adesso. I lavori secondo le nuove stime dovrebbero concludersi prima dell’estate, quando però sarà aperto un secondo cantiere, nel tratto immediatamente successivo.

