Nella medicina contemporanea gli emocomponenti e i plasmaderivati servono a salvare la vita
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«Giornata di alta levatura civica e di impegno sociale, quella vissuta da alcuni allievi del Liceo Scientifico Zaleuco, facente parte del Polo Liceale “Zaleuco – Oliveti – Panetta – Zanotti”, guidato dalla Dirigente Carmela Rita Serafino, che, mercoledì 12 Novembre, nel cortile della scuola hanno usufruito del servizio dell’autoemoteca, messa a disposizione dall’Avis di Locri, per una giornata all’insegna della donazione. Presente all’iniziativa Enzo Schirripa e il responsabile dell’attività, prof. Marco Gliozzi. Giorni prima gli studenti avevano assistito ad un incontro di sensibilizzazione, tenuto dal presidente Avis di Locri, Vito Aversa, nell’Aula Magna “Costantino Dardi”.
È importante sottolineare – si legge nella nota stampa – come si stia diffondendo il desiderio di donare tra i giovani. Dall’Avis l’identikit del giovane donatore, illustrando le motivazioni che li spingono a compiere questo gesto di solidarietà. Tra esse vi sono, in particolare, l’esempio della famiglia o di un amico, il passaparola tra pari e il contatto con le associazioni del dono, soprattutto a scuola e sui media. Importante, per i ragazzi, anche l’aspetto psicologico: donare fa aumentare la loro autostima e crea una situazione di benessere. Sono queste le leve su cui puntare per raggiungere l’autosufficienza di farmaci plasmaderivati.
L’esperienza vissuta dai ragazzi dello Zaleuco trasmette un messaggio ben chiaro: donare sangue salva la vita a tante persone. Una donazione di sangue è un gesto semplice, che, però, può rivelarsi indispensabile nella cura delle malattie oncologiche ed ematologiche, nei servizi di primo soccorso e di emergenza/urgenza, in molti interventi chirurgici e trapianti di organi e di midollo osseo, in caso di anemie croniche.
Nonostante i progressi della scienza, infatti, al momento non esistono alternative terapeutiche valide, e il suo approvvigionamento è totalmente dipendente dal gesto di generosità dei donatori volontari. Nella medicina contemporanea gli emocomponenti e i plasmaderivati servono a salvare la vita, allungarne la durata e migliorarne la qualità, permettendo l’esecuzione di cure e procedure, che altrimenti non sarebbero possibili. L’esempio, da parte di giovani, di donare il sangue, è importantissimo, perché ci fa capire che buona parte delle nuove generazioni è incline ad aiutare l’altro nelle difficoltà. Un plauso, anche, alla scuola, che sa cogliere tutte quelle opportunità che sensibilizzano i ragazzi all’impegno sociale e al dovere dell’apporto personale nella crescita del proprio ambiente. “Un cuore generoso è come una fiamma che non si spegne mai” (Khalil Gibran)».

