Il bilancio di fine anno per il diritto fondamentale all’alloggio adeguato ha raggiunto a Reggio Calabria e nella Regione  un saldo negativo senza precedenti con l’assenza  di un’azione di assegnazione  alloggi agli aventi diritto e  la deriva dei Settori comunali e regionali di Edilizia Residenziale Pubblica.

Tutto questo si deve esclusivamente alla scelta comunale e regionale di  “dismissione della politica degli alloggi popolari” che non ha eguali a livello nazionale .

L’Azienda pubblica regionale , l’A.T.E.R.P. Calabria , che dovrebbe insieme ai Comuni garantire il diritto all’alloggio adeguato nell’intera Regione,  dopo la devastante “riforma” ( avviata con la Legge regionale nr 24  del 2013 , definita con la Delibera di Giunta regionale nr 66 del 2 marzo 2016 che ha approvato  lo Statuto dell’Aterp Calabria e con il  Decreto del Presidente della Regione Calabria nr 99  del 9 maggio 2016 che  ha deciso la Costituzione)  che ha regionalizzato l’Ente eliminando le Aterp provinciali e quindi allontanando il servizio dai territori,  è entrata in una fase di veloce declino e degrado. Fase determinata strutturalmente dalla stessa riforma e accompagnata dalla politica  con la finalità della progressiva  “dissoluzione della politica degli alloggi popolari”. Molti sono i fatti che, negli ultimi 8 anni, hanno dimostrato palesemente la condizione di gravissima crisi  raggiunta  dall’Aterp Calabria, ma quelli verificatisi nel  2024 sono di gran lunga i più sintomatici.

Il 14 febbraio 2024 un’indagine della Procura di Reggio Calabria denominata “Case Popolari” ha scoperto il coinvolgimento di funzionari di Aterp Calabria e del Comune di Reggio Calabria  nel “mercato illegale degli alloggi” . Dieci  mesi dopo, il 20  dicembre 2024,  un’indagine della Procura  di Catanzaro denominata “ Sistema Aterp”  ha scoperto  lo stesso coinvolgimento  di funzionari dell’Aterp Calabria e del Comune di Catanzaro sempre nel  “mercato illegale degli alloggi” .

Ci chiediamo perché dopo l’indagine di febbraio 2024 della Procura di Reggio Calabria la Regione Calabria  non abbia assunto alcun provvedimento per evitare il ripetersi di questi  fatti criminali com’è poi avvenuto a Catanzaro . Sarebbe stato sufficiente che la Regione avesse fatto  applicare ai Comuni  le azioni  di verifica e di  controllo che sono previste dalla legge regionale nr 32/1996, azioni che non sono mai state applicate in modo strutturale .  

A confermare questa  scelta politica della dismissione della politica degli alloggi popolari” insieme all’assenza delle azioni di controllo contro le attività illegali, ci sono altri  aspetti significativi, che si sono sviluppati in modo particolare durante l’anno 2024. La forte riduzione del personale dell’Aterp Calabria che ha caratterizzato e continua a caratterizzare la  devastante “riforma” dell’Aterp regionalizzata  e la scelta di concentrare l’esiguo personale  nella  vendita degli alloggi; i cui  ricavi non vengono utilizzati per nuove acquisizioni di alloggi, determinando una progressiva diminuzione del patrimonio ERP .  

Ma se l’Aterp Calabria si trova in questa gravissima condizione i settori ERP dei  Comuni, (che secondo la normativa vigente devono provvedere alle assegnazioni di tutti gli  alloggi, effettuare le azioni di verifica  e gestire  il  loro patrimonio ERP)  non sono in condizioni migliori. Difatti anche i Comuni seguono la stessa scelta politica di “dismissione della politica degli alloggi popolari”.  

Il Comune di Reggio Calabria negli ultimi 10 anni ha assegnato con i bandi ordinari di assegnazione alloggi popolari ( bando 2005 e bando 2019)  solo 10 alloggi, mentre soltanto 5 sono stati assegnati per l’emergenza abitativa ( art. 31 LR 32/1996)  dopo  6 anni dall’approvazione nel 2018  di un Regolamento comunale sull’emergenza abitativa  che ha funzionato soprattutto per escludere dall’assegnazione, in modo discutibile, ben 301 famiglie. Ricordiamo che nell’indagine della Procura di Reggio Calabria del 14  febbraio 2024 sono risultati coinvolti anche dei funzionari del Comune di Reggio Calabria e quindi l’Ente dovrebbe effettuare i necessari controlli. 

Ma l’Amministrazione Comunale  negli ultimi 10 anni ha particolarmente penalizzato il  Settore Erp  : ha  assegnato  un organico molto più  sottodimensionato  degli altri settori ed ha cambiato il  Dirigente di settore  con una  frequenza tanto elevata da impedire ogni programmazione . Nel mese di febbraio 2024 il Comune di Reggio Calabria ha assunto 126 nuovi funzionari e quindi avrebbe potuto aumentare il personale del Settore Erp , ma, coerentemente con la volontà di “dismettere la politica degli alloggi”  ha scelto di mantenere per il Settore ERP lo stesso personale  rimpiazzando solo i tre funzionari andati in pensione. In queste condizioni il Settore ha continuato a non   garantire il diritto alla casa ai vincitori delle graduatorie, impegnandosi soprattutto  nella vendita degli alloggi i cui ricavi   non vengono utilizzati per l’acquisto di nuovi alloggi da assegnare. Pertanto, l’azione di controllo e verifica che il Settore ERP  dovrebbe urgentemente  effettuare  sui  circa 6000 alloggi ERP (alloggi  Comunali ed Aterp Calabria – patrimonio ERP complessivo)  è oggi affidata ad un solo funzionario e quindi non viene effettuata,  mentre  sarebbe assolutamente  necessaria per impedire il  “mercato illegale degli alloggi“ che sottrae alloggi agli aventi diritto .

E’ con questo bilancio negativo che si chiude l’anno 2024, tuttavia per il nuovo anno lanciamo, ancora una volta, un appello alle famiglie che hanno bisogno di un alloggio per un rinnovato impegno collettivo di lotta per l’esigibilità del diritto alla casa .