«L’Università Mediterranea cresce e si rafforza nel panorama accademico nazionale. Non lo dicono solo i numeri, ma gli obiettivi raggiunti in questi anni che traducono una visione chiara, capace di guardare al futuro puntando su identità, innovazione e valori».

Con queste parole il sindaco Giuseppe Falcomatà ha partecipato questa mattina, presso l’Aula Magna Quistelli, alla cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico 2025/2026 dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, alla presenza delle autorità civili, militari e accademiche.

Il primo cittadino ha rivolto il suo augurio alla comunità universitaria: «In bocca al lupo agli studenti, ai docenti e a tutto il personale per questo nuovo inizio. Accompagneremo l’Ateneo, come sempre, nelle sfide legate alla sua crescita e al suo consolidamento».

Nel suo intervento, Falcomatà ha sottolineato come l’università reggina abbia ormai raggiunto una dimensione internazionale: «In un luogo dove il sapere viene condiviso generando ricchezza e contaminazione culturale, possiamo dire che l’Università della nostra città ha conquistato un ruolo di rilievo grazie a un’offerta formativa in grado di attrarre studenti stranieri e favorire scambi culturali con atenei di prestigio, trattenendo al tempo stesso tanti giovani calabresi che vogliono costruire qui il proprio futuro».

Il sindaco ha poi raccolto l’appello del rettore Giuseppe Zimbalatti, che ha invocato un intervento risoluto del Ministero dell’Università per garantire un’equa distribuzione dei contributi perequativi: «È impensabile – ha detto Falcomatà – che il contributo legato agli iscritti sia uguale per le università del Nord e per quelle del Sud. Nel caso della Mediterranea, il 65% degli immatricolati beneficia di esenzioni, generando così uno squilibrio che penalizza gli investimenti e il sostegno all’offerta accademica».

«Contributi economici e sostegni statali – ha aggiunto – non sono gentili concessioni, ma strumenti indispensabili per consolidare la competitività formativa della nostra università, soprattutto in un tempo di grandi mutamenti tecnologici e innovativi, che richiedono un Polo universitario attrezzato e bilanciato in termini di risorse e competenze».

In chiusura, Falcomatà ha ribadito l’importanza della sinergia istituzionale tra Comune, Città Metropolitana e Ateneo, definendola «una relazione virtuosa e fruttuosa che ha contribuito concretamente alla crescita culturale, sociale ed economica del territorio».

«Continueremo – ha concluso – a sostenere e condividere gli obiettivi che la Mediterranea si prefiggerà nel prossimo futuro, certi che il suo sviluppo rappresenti una leva fondamentale per la crescita della nostra città».