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L’amministrazione comunale di Reggio Calabria ha sancito uno stop temporaneo allo storico mercato di Piazza del Popolo. Una delibera di giunta è stata licenziata lunedì scorso, sancendo la sospensione del mercato fino a giugno 2025. Ma prima ancora era stato il sindaco Giuseppe Falcomatà ad annunciare attraverso i suoi canali social la decisione di destinare la piazza a parcheggio, nelle more di una più articolata decisione sul da farsi, prospettando nello stesso messaggio l’idea di destinarla alla celebrazione di eventi culturali e concerti.
La decisione, arrivata nella prima settimana di gennaio, ha colto un po’ tutti di sorpresa, accendendo il dibattito e la protesta dei commercianti, arrivata a livelli di guardia. Tra gli episodi più drammatici, il tentativo di un operatore mercatale di darsi fuoco cospargendosi di benzina. Un episodio che, fortunatamente, non ha prodotto ulteriori conseguenze, se non quella di richiamare la massima attenzione su quella che potrebbe rivelarsi una bomba sociale da gestire con oculatezza e nel rispetto delle regole.
Alla decisione si è opposta anche l’opposizione di centrodestra a Palazzo San Giorgio, convinta che a non far applicare la legalità a Piazza del Popolo sia stata proprio la negligenza dell’amministrazione, che avrebbe consentito agli abusivi di operare indisturbati. Oggi il mercato conta solo due operatori in regola.
Da qui l’idea del sondaggio che parte anche dall’affermazione del sindaco, secondo cui «Piazza del Popolo ritorna al popolo». Ed è proprio al popolo reggino, ai cittadini che vivono il quartiere e la città, che si chiede di esprimere un parere sul futuro di questa piazza storica.

