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di Giuseppe Mancini – L’ideatore dell’orto sull’albero, Francesco Mangano di Taurianova, continua a mietere successi. Il sessantanovenne, che con la sua originale tecnica ha attirato l’attenzione globale, è stato omaggiato del “Premio Calabria che lavora” organizzato da Asso Calabria e tenutosi a Gioia Tauro nella splendida location di villa Caleo. L’artigiano è un’eccellenza calabrese. Il suo metodo geniale combina in modo vincente la pianta erbacea a quella legnosa. Su un Solanum mauritianum, pianta originaria dell’America centro-meridionale, che misura sui 3 metri di altezza, ha innestato diverse varietà di pomodori e melanzane. I prodotti ricavati sono della stessa qualità di quelli di terra. Gli ortaggi biologici come per magia crescono a grappoli rigogliosi in questo autentico orto verticale.
«Mentre camminavo nelle vicinanze di casa mia, ho visto una piantina di circa cinquanta centimetri – racconta Francesco Mangano -. Non capivo che genere fosse, l’ho presa e l’ho piantata nel mio giardino. Era il 2001. Sono nato in campagna e so innestare da quando avevo 7 anni. L’ho lasciata crescere ed diventava bellissima: una pianta sempreverde che fa le bacche tre volte l’anno. Ho notato che faceva i fiori identici a pomodori e melanzane, quindi ho preso delle piantine in un vivaio e le ho piantate sull’albero, il primo anno c’erano già i primi frutti. Quando lo raccontavo non ci credevano, mi prendevano per pazzo. Ho pensato che i suoi semi li avrà portati qualche uccello migratore».
Questa tecnica ha parecchi vantaggi: bastano spazi ridotti per iniziare a coltivare; si fa poca fatica, poiché non si deve zappare la terra; non c’è bisogno di tanta acqua, perché le lunghe radici della pianta la filtrano direttamente dal terreno; e i prodotti risultano resistenti ai funghi e non vengono attaccati da insetti e animali selvatici che non arrivano alla loro altezza.
Il clamore per i frutti dati dal metodo ideato dall’uomo di Taurianova ha fatto il giro del mondo. In tanti vi si sono interessati. Tv e riviste specializzate hanno fatto la spola per coglierne i segreti.
«I primi tempi mio figlio aveva un canale su eBay e spedivamo bustine con semi in Turchia, Grecia, Inghilterra e in ogni dove – spiega Francesco Mangano, che ha scritto anche un libro per illustrare la tecnica adoperata -. Ci ha dedicato un articolo perfino una rivista australiana, Rare Fruit Review. Ho avuto una moltitudine di riconoscimenti, ed è una cosa che mi inorgoglisce».