«Come ogni fine anno che si rispetti, è tempo di bilanci. Come Forum del Terzo Settore della Città  Metropolitana di Reggio Calabria – dichiara il portavoce Pasquale Neri – pur consapevoli della retorica che accompagna questi momenti, non  possiamo non esprimere qualche breve considerazione di carattere generale in particolare sullo stato delle  politiche sociali in questo 2024».

«Preoccupazione è la parola che caratterizza la nostra riflessione. Preoccupazione perché le Politiche Sociali sono ancora per lo più considerate residuali, attività di retroguardia a cui guardare occasionalmente. Preoccupazione per lo stato di attuazione della DGR 503/2019 (e smi) e la confusione burocratica che  ancora regna sulle procedure di accreditamento, convenzionamento e pagamento dei servizi. 

Preoccupazione per l’integrazione sociosaniaria evocata da molti ma perseguita da pochi. Preoccupazione  sulla effettiva partecipazione alle attività di programmazione (Piano di Zona, Rete Territoriale, Pon Metro plus, Pon Equità nella Salute, Masterplan,….) che gli Ambiti, l’ASP e le altre pubbliche amministrazioni dovrebbero, invece, promuovere e incentivare. Preoccupazione per le varie forme di povertà che abbiamo inventato (assoluta, relativa, educativa, sanitaria,….) che incidono sempre più pesantemente sulla vita delle persone.

Preoccupazione per la strutturazione degli uffici degli Ambiti sociali che dovrebbero provvedere alla programmazione delle politiche e alla gestione dei servizi; diversi ancora non hanno raggiunto il livello minimo del LEPS di 1 assistente sociale ogni 5000 abitanti. Ma con gli uffici sguarniti sarà inevitabile un progressivo impoverimento nell’offerta di servizi per la popolazione. Il nostro territorio è negli ultimi posti delle graduatorie nazionali non a caso.

Sarebbe opportuno – continua il potavoce – che su questo punto ciascuno esercitasse la propria responsabilità istituzionale. Le conferenze dei sindaci dovrebbero avere chiaro che le opportunità sono il risultato dell’azione di tutti, e che il tempo per usufruire del sostegno offerto dalla normativa sta per scadere. La promozione delle politiche sociali è condizione propedeutica allo sviluppo economico, lo dice la storia delle nostre comunità. 

E per chiudere la riflessione, l’augurio è che da domani, senza aspettare il nuovo anno, insieme, ci si possa ritrovare parte di un percorso che ha come obiettivo l’interesse generale della collettività».