Reggina, è ora che la società traduca in azioni concrete l’aspirazione di una città intera: dominare la serie D
Ferraro il primo tassello, Correnti sempre più vicino, Di Grazia nel mirino: la piazza si mobilita, Trocini lavora

Qualcosa si muove, silenziosamente, senza proclami, ma con segnali concreti che iniziano a delineare una bozza di strategia tecnica. Nulla di definitivo, ma sufficiente per far intravedere che i primi tasselli stanno prendendo forma. Nel frattempo, la città non ha esitato a scegliere da che parte stare. Lo fa ogni giorno e anche oggi lo ribadirà con forza: gli Ultras tornano in piazza. Reggio c’è, viva e attenta.
Il mercato comincia a dare qualche indicazione. L’arrivo di Luca Ferraro, attaccante solido e affidabile per la categoria, è ormai questione di ore: la trattativa è chiusa, resta solo la firma. L’interesse per Riccardo Correnti, centrocampista reduce da una stagione da protagonista con 9 reti al Nardò, è confermato. Il tecnico lo apprezza e le trattative sono ben avviate, con buone possibilità di chiudere a breve.
Sul fronte offensivo, poi, c’è il dossier aperto su Andrea Di Grazia, esterno esperto reduce dal successo con il Siracusa. Un profilo che risponde alle richieste di Trocini, potenzialmente decisivo per aumentare profondità e qualità sulle fasce.
E proprio Bruno Trocini rappresenta oggi il punto di riferimento più solido della Reggina. Ha scelto la strada della coerenza e della concretezza, lavorando con professionalità e ambizione. Senza clamori, ha perseguito una costruzione paziente, individuando profili funzionali al suo calcio e alla categoria. È diventato un collante tra squadra e tifoseria, un riferimento concreto e simbolico per la piazza, incarnando l’energia e la voglia di tornare a dominare.
Anche le istituzioni hanno manifestato una posizione chiara. Il vicesindaco della Città Metropolitana, Carmelo Versace, intervenuto a Reggio Politik su Reggio TV, ha lanciato un messaggio forte: «Quello che mi aspetto, prima da cittadino e tifoso, è che la Reggina vinca il campionato già da luglio. Il patron Ballarino con tutta la dirigenza deve costruire una rosa con 22-23 calciatori forti. Possono anche cambiarli tutti, purché arrivino calciatori in grado di mettere in piedi una corazzata che durante il campionato non abbia rivali fin da subito».
Una richiesta precisa e inderogabile, dettata dalla consapevolezza di una piazza che non ammette più stagioni interlocutorie. È la chiamata a un impegno chiaro: la società deve allestire una squadra che sia pronta a competere e dominare sin dall’inizio del campionato.
Oggi si vedono segnali di movimento, ma ciò che la città attende con impazienza è una presa di posizione forte, chiara, inequivocabile. La Reggina ha davanti a sé l’occasione di un rilancio vero, di una ripartenza condivisa. Serve che chi guida questo progetto traduca in azioni concrete l’aspirazione di una città intera. Nessuno ha più voglia di rinvii.