Il club ufficializza l’arrivo di Sartore e annuncia la conferenza stampa di Praticò e Bonanno. Ma in campo serve un cambio di mentalità per uscire dalla crisi
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La Reggina continua a inseguire la svolta che non arriva. Il pareggio contro l’Acireale ha lasciato l’amaro in bocca e, soprattutto, ha mostrato con chiarezza la realtà amaranto: una squadra fragile, confusa, incapace di dare continuità e di trasformare le buone intenzioni in risultati concreti.
Il primo tempo, di fatto, è stato regalato agli avversari. Errori individuali e una disposizione tattica poco equilibrata hanno permesso ai granata di prendere il controllo del gioco. Solo dopo l’ingresso di Grillo la squadra ha ritrovato un minimo di ordine e intensità, ma non è bastato. Come troppo spesso accade, la Reggina ha creato ma non ha concretizzato.
I numeri parlano chiaro: gli amaranto non vincono dal 26 ottobre, hanno raccolto appena 12 punti e si trovano invischiati nella zona playout. Troppo poco per una piazza che sperava in un campionato tranquillo, magari con qualche ambizione in più.
È il momento di smettere di parlare di sfortuna, pali o episodi. La Reggina deve guardarsi dentro e ritrovare se stessa. Servono identità, idee e soprattutto compattezza tra i reparti. Finché la squadra continuerà a disunirsi alla prima difficoltà, i risultati non arriveranno.
La prossima sfida al Granillo contro l’Athletic Palermo, sarà un banco di prova durissimo. Ma la vera partita la Reggina dovrà giocarla contro se stessa: contro la mancanza di fiducia, contro la paura, contro la mediocrità che sta rischiando di diventare la sua nuova normalità.
Intanto, dal fronte societario, arrivano novità importanti. Domani al Centro Sportivo Sant’Agata, si terrà un incontro con la stampa al quale prenderanno parte il direttore generale Giuseppe Praticò e il direttore dell’area tecnica Giuseppe Bonanno. Un confronto atteso, soprattutto dalla tifoseria, che servirà a fare, si spera, chiarezza sul momento del club e a delineare le strategie per il prosieguo della stagione.
Sul fronte del mercato, invece, la società ha ufficializzato l’arrivo di Francisco Sartore Dos Santos Perez, attaccante brasiliano classe 1995 che si lega al club fino al termine della stagione.
Ma al di là dei nuovi innesti, la priorità resta una: ritrovare spirito, identità e compattezza. Questa Reggina ha bisogno di un bagno d’umiltà e di tornare a lavorare in silenzio, con fame e orgoglio. Solo così potrà uscire da una crisi che, a oggi, sembra più mentale che tecnica. Serve una scossa, vera e profonda. Perché il tempo delle illusioni è finito: l’unico obiettivo realistico rimasto si chiama salvezza. E per raggiungerla, serviranno più sudore e meno parole.

