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Si è chiusa nella notte la finestra per la presentazione della documentazione necessaria all’iscrizione al campionato di Serie C 2025/26. Su 60 club aventi diritto, solo 57 hanno completato l’iter, mentre Brescia e Lucchese sono già escluse per mancata presentazione. La SPAL, invece, ha depositato una domanda incompleta, priva dei requisiti economici obbligatori e sarà dunque esclusa senza possibilità di appello. La Covisoc ufficializzerà il verdetto entro il 13 giugno, con i primi riscontri attesi già lunedì 10.
Tre esclusioni certe, due domande mai presentate
Alle ore 24 tra venerdì 6 e sabato 7 giugno si è conclusa la fase di iscrizione per la Serie C. Su 60 club, 57 hanno adempiuto agli obblighi formali. Le eccezioni sono rappresentate da Brescia, Lucchese e SPAL.
Per Brescia e Lucchese il destino è già segnato: nessuna delle due ha depositato la domanda. La Lucchese, in particolare, è sull’orlo del fallimento da settimane e non è riuscita a raccogliere la fideiussione necessaria. Il Brescia, dopo la retrocessione e il blocco dei playout, non ha effettuato alcun versamento né tentativo di iscrizione, segnando un triste primato nella sua storia ultracentenaria.
La Pro Patria è la principale candidata a subentrare, soprattutto nel caso della Lucchese. Per il posto del Brescia si prevede un ulteriore riammissione tecnica in virtù della mancata iscrizione, con il Caldiero Terme in pole; se dovesse rinunciare, spazio a una tra Sestri Levante, Legnago e Union Clodiense. Diverso il caso della SPAL: avendo presentato domanda, seppur incompleta, apre la porta ai ripescaggi. Il suo posto sarà preso dall’Inter Under 23.
SPAL, esclusione definitiva
Il caso più clamoroso riguarda la SPAL, che aveva conquistato la salvezza sportiva nei playout del girone B, ma non ha rispettato i requisiti economici fondamentali per l’iscrizione. Pur avendo formalmente presentato la domanda, questa è risultata incompleta e priva degli allegati finanziari obbligatori. La sua esclusione è quindi certa e senza appello. Il posto della SPAL sarà assegnato all’Inter Under 23, che ha presentato regolare richiesta e attende solo la ratifica.
Triestina e Pro Vercelli, salvezza in extremis
Nel Girone A, invece, Triestina e Pro Vercelli sono riuscite a evitare l’esclusione grazie a interventi d’urgenza, come l’iniezione di fondi da parte della proprietà statunitense nel caso dei giuliani. Le due società hanno depositato la documentazione entro i termini e ora attendono l’esito della verifica Covisoc.
Girone C più stabile del previsto
Il Girone C, storicamente il più turbolento, si presenta quest’anno relativamente stabile. Le esclusioni di Taranto e Turris erano già note da tempo, mentre tutte le altre società del Sud hanno completato regolarmente l’iscrizione.
Covisoc al lavoro: attesa per il 13 giugno
Ora la palla passa alla Covisoc, chiamata a esaminare tutta la documentazione e a confermare le ammissioni. Il verdetto definitivo è atteso per il 13 giugno, anche se già lunedì 10 saranno comunicati i primi riscontri ufficiali.
A seguire si aprirà la fase delle riammissioni e dei ripescaggi: per le riammissioni, in testa alla graduatoria figura la Pro Patria, seguita dal Caldiero Terme. Il Sestri Levante ha già comunicato la rinuncia, mentre Legnago Salus e Union Clodiense restano in corsa. Per i ripescaggi, validi in caso di domande incomplete o irregolari, la graduatoria vede invece l’Inter U23 in pole, seguita da Ravenna, Pro Patria, Milan U23 e Reggina.
Un segnale d’allarme per il calcio italiano
Questa tornata di iscrizioni mette ancora una volta in evidenza le fragilità del sistema calcio italiano, in particolare nelle serie inferiori. La scomparsa di club storici come Brescia, Lucchese e la quasi certa esclusione della SPAL sollevano seri dubbi sulla sostenibilità economica e strutturale del modello attuale. In attesa dei verdetti ufficiali, tifosi e città vivono con ansia e speranza, mentre la FIGC dovrà compiere scelte delicate per garantire la regolarità e la competitività del prossimo campionato.

